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Zimmer 483, <<... La mia prima FF!!... >>

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Ory90
view post Posted on 16/2/2008, 21:20 by: Ory90




Ragazze scusate per l'assenza ma in questi giorni ho avuto un sacco di cose da fare... Ecco il 30° capitolo!!!!!


CAPITOLO 30
“Signori passeggeri benvenuti a Palermo. La temperatura esterna è di 19° e la giornata è leggermente nuvolosa. Siete pregati di mantenere le cinture di sicurezza allacciate fino a quando l’apposito segnale non si sarà spento. Vi ringraziamo per aver scelto la nostra compagnia e nell’augurarvi un buon soggiorno in Sicilia ci auguriamo di avervi nuovamente a bordo.”
“Ma che me ne frega di quanti gradi ci sono fuori…” pensò Oriana, mentre l’unica cosa che voleva era tornare da Georg.
Il portellone dell’aereo si aprì e i passeggeri di quel volo cominciarono a scendere. Oriana accese subito il cellulare e mentre aspettava il suo bagaglio, mandò un messaggio a Georg, per avvisarlo del suo arrivo in Sicilia.
La sua valigia arrivò, la prese e si incamminò verso l’uscita.
Nel piazzale antistante l’aeroporto c’erano una decina di autobus di linea. Oriana salì su quello che l’avrebbe portata a casa e prima che questo partisse si addormentò.
Si svegliò un’ora dopo: era a Trapani, quindi c’erano ancora quasi due ore di viaggio. In quel momento le squillò il cellulare e vide che era sua madre. Rispose.
- Pronto? -
- Tesoro! Come stai? –
- Diciamo bene mamma… -
- Perché? Cosa è successo? –
- Niente… Lascia stare… Dimmi. –
- Tesoro dove sei? Sei ancora a Milano? Papà vuole sapere a che ora arrivi all’aeroporto di Palermo così viene a prenderti. –
- Mamma sono già in Sicilia, ho preso l’autobus e siamo ancora a Trapani. –
- Ma Oriana! Perché non ce l’hai detto? Potevamo venirti a prendere! –
- Credimi mamma… È stato meglio così… -
- Ma perché? –
- Eh, perché, perché… Ne parliamo più tardi d’accordo? –
- Tesoro, ti sento un po’ nervosa… È successo qualcosa? –
“ È successo qualcosa?? Ho lasciato l’amore della mia vita a Milano, forse non lo rivedrò mai più e mi viene a chiedere se è successo qualcosa?!?!?” pensò Oriana con le lacrime agli occhi.
- No mamma, è tutto apposto, ho solo lasciato l’amore della mia vita, che vuoi che sia… -
- Tesoro però non mi va di sentirti così… Devi fartene una ragione… La tua vita è qui… -
- No, la mia vita non è qui. –
- Ma Ory cosa dici? –
- Mamma tra meno di due ore sono a casa, ne parliamo di persona dai! Anche perché qui c’è poco campo e comincio a sentirti male… -
- D’accordo tesoro… Allora ci vediamo tra poco! –
- Si… Ti voglio bene! –
- Anche io tesoro! –

Georg era nella stanza di Oriana che piangeva confortato da Bill. Anche se Bill non riteneva di esserne all’altezza, perché in quel momento avrebbe voluto che qualcuno consolasse lui. Si fece forte per il suo amico e gli stette vicino. In quel momento il cellulare di Georg squillò.
- Georg è il tuo… -
- Si… Forse è Oriana… Vediamo… Si è lei, è arrivata un’ora fa. –
- Ah… - disse Bill. – Vuoi chiamarla? Se devi parlare con lei esco. –
- No Bill, adesso non me la sento… Mi metterei a piangere al telefono e la farei stare ancora più male… -
- Hai ragione. Stai tranquillo, non ci saranno problemi, vedrai… -
- Bill ascolta… Io… Io devo parlarti. –
- Sono qui, dimmi tutto. –
- Tu sai quanto io e Oriana ci amiamo… -
- Si… -
- Ecco… Io non posso vivere senza di lei Bill, l’ho capito… È lei l’amore della mia vita e non posso perderla così… -
- Ma non la perderai Georg! –
- E invece si, se i suoi non la lasceranno vivere in Germania si, la perderò… E capiscimi Bill… Non lo posso permettere… -
- Georg cosa vuoi dirmi? –
- Bill… Se Oriana non si trasferisce ad Halle… Vado io da lei. –
- Cosa?!? – chiese Bill incredulo.
- Si Bill… Mi dispiace, ma se lei non riesce a convincere i suoi genitori… Beh… Andrò io a vivere in Italia… Per sempre… -
- Georg… Questo vuol dire che… Lasceresti il gruppo? –
- No… Ci sarei per le prove, per i concerti… Viaggerò… Ma io non posso perderla Bill… Ti prego, cerca di capirmi… -
- Si Georg, anche io al tuo posto farei così… Comunque si troverà una soluzione per tutto in ogni caso… Adesso dobbiamo solo aspettare che Oriana parli con i suoi genitori… Solo in quel momento decideremo il da farsi… -
- Grazie Bill… Sapevo che mi avresti capito… -
- Georg: qualsiasi decisione prenderai, ricorda che io sarò dalla tua parte, capito? –
- Grazie! – e i due ragazzi si abbracciarono.

Oriana guardava quel paesaggio che le era tanto familiare. Era davvero a casa. Sentiva le persone nell’autobus parlare. Da quanto tempo non sentiva parlare l’italiano! Era stata per più di due settimane con i Tokio Hotel, poi era stata a Monaco… Anche quando era a Milano non faceva molto caso alla gente che parlava, perché stava sempre insieme ai Tokio Hotel, e difficilmente sentiva gente parlare in italiano.
“Eccoci” pensò… “Ribera… Sono arrivata”.
L’autobus si fermò, Oriana scese, prese la valigia e chiamò un taxi. Il taxi si fermò e lei, dopo che l’autista le mise la valigia nel cofano, si sedette nel sedile posteriore.
- Dove la porto signorina? -
- Corso Umberto I, al numero 11 –
- Bene. Ha fatto un buon viaggio? – disse l’autista cominciando a camminare.
- Ottimo… - disse Oriana con tono leggermente sarcastico.
Arrivò sotto casa sua dieci minuti dopo. Pagò, prese la sua valigia, si diresse verso il cancello e prese le chiavi dalla sua borsa. Da quanto tempo non toccava quelle chiavi… Entrò nel giardino e attraversò il vialetto che portava alla porta di casa. La aprì ed entrò. Non disse niente, c’era molto silenzio in casa… Chiuse la porta e il rumore attirò l’attenzione di sua madre. Si affacciò dalle scale e disse:
- Marco, sei tu? -
- No mamma, sono io… - rispose Oriana.
La madre di Oriana nel sentire la voce della figlia, si precipitò giù dalle scale:
- Tesoro mio!!! – E l’abbracciò forte forte.
- Ciao mamma! –
- Tesoro fatti guardare! Mamma mia, ti vedo diversa! E pensare che sono passate solo poco più che due settimane! Ti trovo benissimo! –
- Grazie mamma, ma non sono andata mica in America… -
- Tesoro… Quanto sono stata in pensiero… Nemmeno te lo immagini… Mi sentivo così inutile qui… Volevo fare qualsiasi cosa, venire lì a prenderti… Ma l’importante è che adesso sei qui! –
- Si… Ma dove sono Marco e papà? –
- Tuo fratello è uscito un attimo e tuo padre sarà qui a momenti, è andato da tua nonna. –
- Ah, ho capito! –
- Gli sei mancata tanto sai? –
- Davvero? –
- Si… Era sempre pensieroso, anche lui era preoccupato per te, come tutti noi del resto… Ory, promettimi che non farai più sciocchezze del genere… -
- Mamma… -
- Si? –
- Posso andare di sopra a posare tutto o dobbiamo stare qui ancora? –
- Oh tesoro, vai, vai pure. –
In quel momento la porta si aprì ed entrò Marco.
- Sorellina!!!!!!!! – e corse ad abbracciarla così forte che Oriana perse l’equilibrio: per fortuna che dietro di lei c’era il muro!
- Ciao Marco!!! –
- Allora come stai? –
- Bene, diciamo bene, che fai, mi aiuti a salire la valigia nella mia stanza? –
- Certo! Te la porto io! –
- Guarda che è pesante, ce la fai? Dai, facciamo insieme! –
- Ehm, si hai ragione… Facciamo insieme che è meglio! –
E si diressero verso la stanza di Oriana. Quel corridoio, quelle stanze… La sua stanza… Aprì la porta e si sentì morire: non ricordava più che la sua stanza era tappezzata di poster dei Tokio Hotel. Nel vedere le foto di Georg sentì quella ormai familiare fitta allo stomaco, e si sedette subito su una sedia. Suo fratello la vide e le disse:
- Ory, ti senti male? –
- No, va tutto bene… Ora mi passa… -
- Ma che hai? –
- Nulla, tutto passato. –
- Sicuro? –
- Sisi. –

Oriana mise la valigia sul letto e la aprì. In cima c’era la borsa con i ricordini che i ragazzi le avevano dato per suo fratello, la prese e disse:
- Bene bene… Vediamo cosa c’è qui… Mmmh… Un paio di bacchette per batteria… Di chi saranno mai? E poi… Wow! Due plettri per basso e chitarra! – disse Oriana guardando con un sorriso suo fratello, che la guardava senza capire.
- Ory ma… -
- E qui cosa c’è? Un bracciale! –
- Ory! Ma per caso… -
- Eh, sisi!! –
- Ory!!! Sono gli oggetti dei Tokio Hotel per caso?!? –
- Si!!! E guarda qui cosa c’è… -
Oriana tirò fuori il foglio gigante con gli autografi dei Tokio Hotel e lo porse a suo fratello.
- Con affetto… Dai Tokio Hotel! – Oriana nel vedere quegli oggetti si sentì salire le lacrime agli occhi, ma cercò di resistere. Suo fratello prese in mano quelle cose come se avesse paura che si rompessero, e appena si rese conto di ciò che aveva in mano si mise a gridare.
- Sorellina grazie!!!!!!! Grazie!!!!!!! –
- Devi ringraziare Georg e gli altri, non me… -
- E come faccio? –
- Beh in effetti… -
- Ma tu hai i loro numeri? –
- Ehm… -
- Allora?? –
- Si ma… -
- COSA???? –
- Ecco… Vedi di non dirlo a nessuno… -
- Ma certo che non lo dico a nessuno!! Ma a me li dici? –
- Ecco… Non ti offendere ma è meglio di no… -
- Uffa!! –
- Dai, ti prometto che un giorno te li farò conoscere, molto presto! –
- Wow!!! Davvero faresti questo per me? –
- Ma certo! Adesso però scendiamo, altrimenti mamma sia arrabbia! –
- Va bene! Vado a posare queste cose nella mia stanza e arrivo! Tu comincia a scendere! –
- D’accordo! –
Oriana guardò sorridendo suo fratello che si allontanava con gli oggetti che il giorno prima le avevano dato i ragazzi. In quel momento non le andava di rimettere i vestiti nell’armadio, lo avrebbe fatto dopo pranzo.
Uscì dalla stanza, e mentre stava scendendo le scale per andare in cucina, la porta di casa si aprì…
 
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