AUTORE: Roxy Hurrìcane;
TITOLO: Il filo rosso Dell'unione
GENERE: Romantico, Drammatico, Angst, Splatter, Death
RATINGS: RossoCAPITOLI: Non è divisa in capitoli.
NOTE: Beh, non so che dire. E' una storia come tante altre, nulla di speciale. Non sono una scrittrice quindi scusate le tante imperfezioni! Dopo questo, buona lettura
Il filo rosso dell'unione.
Era una fredda giornata d’inverno a Berlino. In una stanza come tante, Roxanne, una ragazza di vent'anni dormiva beata nel suo letto sotto una spessa coperta di piume d’oca.
La differenza di temperatura tra il freddo della stanza e il tepore del letto le arrossava leggermente le guance rendendole più rosee del normale.
Le serrande delle finestre erano socchiuse, lasciando entrare uno spiraglio di luce che disegnava una riga netta sul muro.
Quell'atmosfera tranquilla fu presto spezzata dalla suoneria prepotente di un cellulare.
Roxy, così la chiamavano gli amici, aprì gli occhi azzurri ancora truccati dalla sera prima e si mise a sedere pestando la testa contro una mensola soprastante. Si massaggiò stizzita la botta cercando di individuare la causa di tanto trambusto. Quando individuò il cellulare si alzò, ma inciampò tra le coperte e cadde per terra a gambe all'aria.
«Iniziamo bene» disse sbuffando.
Si rimise in piedi dolorante arrivando finalmente al cellulare, che non ne voleva sapere di smettere di suonare.
Premette il pulsante e lo portò all'orecchio «pronto..chi è..?» disse con tono svogliato
«ciao tesoro sono Anja! Ho una notizia fantastica, la mia band preferita terrà un concerto proprio qui vicino!», era quella stordita di Anja, la sua migliore amica che conosceva fin dall'infanzia. Una classica ragazza snob e svampita. Erano diverse come il giorno e la notte, ma le voleva molto bene.
Roxy fece uno sbadiglio sonoro «e perché dovrebbe interessarmi..?».
Anja spalancò gli occhi «perché tu verrai con me al concerto ovviamente!».
La ragazza si stropicciò gli occhi «ma di chi? non sto capendo un fico secco, smettila di starnazzare!».
La ragazza dall'altra parte del telefono le strillò il nome della presunta band, ma mezza addormentata com'era non capì nulla.
«Chi? Non importa già dal nome non mi piacciono, ci si vede bimba ciao ciao»
allontanò il cellulare dall'orecchio quando sentì Anja strillare
«cosa?! non ti permettere sono bravissimi poi il cantante e il chitarrista sono bellissimi! ti prego Roxy se non vieni con me mia madre non mi lascerà mai andare, ti supplico!»
Roxy mosse i capelli color rosso fuoco che le coprivano metà viso «uffa Anja fai presente a tua madre che hai 20 anni non 10..» ci pensò un attimo mordendosi il labbro inferiore «ma se poi mi annoio? neanche li conosco questi cosa vengo a fare? Però se tua madre non ti lascia andare da sola.. ok vengo, ma solo perché sei la mia migliore amica».
Anja prese fiato esplodendo in un arcobaleno di felicità «Evviva! Ti ripeterò che
Ti Amo fino alla fine dei miei giorni!».
Roxy alzò gli occhi al cielo, allontanò il telefono dall'orecchio e chiuse la chiamata. Guardò l'apparecchio e incurvò un angolo della bocca pensando che ancora una volta era riuscita a rendere felice la persona a cui teneva di più, poi lo lanciò alle sue spalle, il quale ricadde sulla moquette senza subire danni.
Guardò l'orologio digitale sul comodino e constatando che erano solo le due del pomeriggio, torno tra le coperte ancora tiepide.
Cadde in un sonno profondo. Sognò un ragazzo molto alto dai capelli corvini, gli occhi marroni dorati era bellissimo, quest'ultimo stava in fondo a una lunga scalinata con un sorriso angelico, Roxy sorrideva nel sonno.
Si svegliò di soprassalto, il telefono squillava ancora prepotente. Lo cercò sul pavimento e finalmente rispose «pronto?«
«Roxy sono Anja,ma stavi dormendo? il concerto è stasera!»
spalancò gli occhi «come?! Stasera?! ma .. ma che ore sono?»
«Sono le otto il concerto comincia tra un'ora! non perdere tempo e sbrigati, io sto venendo a casa tua con Adam e un suo amico» - «io non faccio coppia con nessuno, sappilo. Sbrigati a venire!»
“Saremo li tra poco minuti siamo al semaforo dietro l'angolo».
Come al solito, Roxy chiuse il telefono in faccia ad Anja e corse a prepararsi.
Si pettinò i capelli lunghi e lisci e li tirò indietro passandoci in mezzo le dita. Si truccò in modo aggressivo con ombretto nero ed eyeliner per gli occhi e rossetto color carne per le labbra.
Il campanello suonò e lei aveva ancora l'asciugamano avvolto attorno al corpo, ma non se ne curò «arrivo!» aprì la porta, abbracciò Anja e fece conoscenza con il ragazzo che avrebbe dovuto accompagnarla al concerto; era un ragazzo moretto poco più alto di lei, molto carino ma troppo in tiro per i suoi gusti.
La guardò da capo a piedi incredulo «ma apri sempre così?» disse indicando l'asciugamano.
La ragazza fece finta di niente ignorandolo, li fece accomodare nell'appartamento incitandoli a fare come se fossero a casa loro.
Finì di prepararsi con anfibi, jeans strappati, giacca di pelle e andarono di corsa al luogo dove si sarebbe svolto il concerto la sera stessa.
Continua...Edited by Röxy Hurrìcane; - 15/1/2012, 13:26