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Zimmer 483, <<... La mia prima FF!!... >>

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Ory90
view post Posted on 5/3/2008, 00:50




Raga!!! Vi prego di scusarmi se sono stata assente ma credetemi... In questo periodo a momenti x colpa della scuola non ho nemmeno il tempo di pranzare decentemente che alle 2 e mezza devo tornare tra quelle 4 mura a fare un corso di approfondimento di spagnolo...

Eccovi i capitoli 34 e 35... Spero vi piacciano!!!

CAPITOLO 34
“Ma che mi prende?” pensò Oriana. “Mah…”
“Wir müssen nur noch 1000 Meere weit, durch 1000 dunkle Jahre ohne Zeit… 1000 Sterne zieh’n vorbei…“
Georg la stava chiamando!! Prese il cellulare e rispose subito.
- Amore! -
- Ciao tesoro, allora? Come stai? –
- Tesoro… A dirti la verità non sto molto bene… -
- Amore perché? Che hai? –
- Non lo so… Da stamattina ho forti fitte alla pancia… Ti giuro… Dolorosissime… Non so perché… -
- Amore così mi preoccupo… Ma come mai? –
- Non lo so… Figurati che ho pure nausea e non posso mangiare niente… -
- Oddio amore mio! Vorrei essere con te in questo momento… -
- Amore anche io… -
- Vedi come va domani, casomai ti prego… Vai a farti visitare… D’accordo? –
- Si amore… Dove siete? –
- In Austria credo… -
- Ah, ho capito… -
- Ehi Bill un attimo!! – disse Georg al telefono.
- Che c’è amore? –
- C’è Bill che sta per togliermi il telefono dalle mani per parlarti… Te lo passo così non mi rompe più, ok? –
- E dai, non dire così! –
- Ok… Ti amo!! –
- Anche io amore… -
- Ciao piccola!! – disse Bill.
- Bibi!! Ciao! Come stai? –
- Tutto bene… E tu? Come è andato il viaggio? Spero tutto bene… -
- Si… Tutto bene… Mi mancate tanto! Tu mi manchi tanto! –
- Ory anche tu mi manchi! Hai parlato con i tuoi? –
- No… Lo farò tra poco… -
- Capisco… Dai, andrà tutto bene, ne sono sicuro! –
- Speriamo Bill… -
- Ti passo Tom così ti saluta, va bene? –
- Ok! –
- Ciao piccola, a presto! –
- Ciao Bibi… -
- Pronto! Ory! –
- Tom!! Come stai? –
- Io bene, noi stiamo tornando a casa, Ory… Guarda che ti aspettiamo eh! –
- Si Tom, lo so! Mi mancate tanto! –
- Anche tu ci manchi, dai ci vedremo prestissimo!! Ti passo Gustav… Ciao piccola! -
- Ok, ciao Tomi, a presto! –
- Ciao Oriana! –
- Gustav! Ciao! Allora? Come va? –
- Bene dai… Siamo di ritorno… -
- Si, me l’ha detto Tom… Ma quando arriverete? –
- Eh... Domani pomeriggio se non c’è traffico per strada… -
- Vabè, tanto sul tour bus è come essere a casa, quindi… -
- Si, hai ragione! Tu invece come stai? –
- Diciamo bene… Non l’ho preso bene il ritorno a casa… -
- Immagino… Ma Georg!! Ti vuoi calmare?? – disse Gustav a Georg
- Che c’è Gustav? –
- Georg… Mi sta strappando il telefono dalle mani… Ory io ti saluto… Un bacione! –
- Ciao Gusty, a presto! –
- Oh… Finalmente! – disse Georg.
- Oh amore mio quanto mi manchi! –
- Anche tu mi manchi tesoro… Ascolta… Domani fammi sapere come stai, d’accordo? –
- Va bene amore, ma tu stai tranquillo… -
- Ok… Se parli con i tuoi me lo dici? –
- Certo amore… -
- Buona notte piccola, ci sentiamo domani… -
- Buona notte vita mia… Buon ritorno a casa… -
- Grazie… Ciao… -
Chiuse il telefono.
Quanto le mancavano i ragazzi… Era stata benissimo insieme a loro, quanti ricordi aveva insieme a loro… E specialmente Georg… Tenero come sempre.
Adesso però doveva andare di là a parlare con i suoi genitori… Era arrivato il momento… Ma nonostante tutto non se la sentiva, perché aveva paura di sentirsi dire di no…
Si fece forza e andò in cucina. I suoi avevano già finito di mangiare, e Marco stava guardando i cartoni in tv.
- Oriana come stai? – le disse sua madre preoccupata.
- Bene mamma, ma non è successo niente! – rispose la figlia.
- Tesoro, sei stata male? – chiese suo padre.
- No papi, sto bene! –
- L’ho vista pallida prima… - disse Rita.
- Mamma va tutto bene… Vorrei parlarvi… -
- Dicci tutto! –
Ecco. Il momento era arrivato. Le passarono davanti tutti i momenti che aveva trascorso insieme a Georg, quando erano stati a Monaco, quando le aveva dedicato la loro canzone al concerto, quando ridevano spensierati…
- Ecco… La cosa che voglio dirvi è… molto importante… e soprattutto… -
- Si? –
- Beh ecco… Non è facile da dire per me… -
- Tesoro dai dicci! – disse Rita.
- Ecco mamma… Voi lo sapete quanto vi voglio bene… Solo che… In queste settimane che sono stata via ho pensato molto e sono giunta a una conclusione… -
- Che sarebbe? – disse sua madre impaziente.
- Io amo Georg da morire, sono sicura che è lui l’uomo della mia vita… E io avevo pensato di… Andare... –
- Andare dove tesoro? – chiese suo padre.
- Mamma, papà… Io avevo pensato di trasferirmi in Germania. -
Silenzio. Giacomo e Rita non dissero una parola. Rimasero allibiti da quello che avevano appena sentito dire alla loro figlia.
Rita spalancò la bocca, non riusciva a credere a quello che Oriana aveva appena detto.
- Oriana, ma… C… Cosa stai… dicendo? – disse la donna.
- Quello che ho detto mamma… Voglio andare a vivere in Germania.
- Oriana! Ma tu sei pazza!!! Ma come ti salta in mente una cosa del genere??? – disse Rita alzandosi in piedi.
- Mamma io non posso farci niente… Non posso stare senza di lui! –
- Non è vero! Questa è semplicemente una stupida fissazione!! Finirà come tante altre cose, che le hai iniziate e mai finite! Ma non ti lascerò andare via così! Te lo scordi!! Tu resti qui con noi!! – gridò la donna, e dopo aver detto questo andò via sbattendo la porta.
Oriana a quel punto scoppiò a piangere e andò a rifugiarsi tra le braccia di suo padre, che fino a quel momento non aveva detto ancora niente.
- Papi!! – disse Oriana piangendo.
- Tesoro mio… Non fare così… Devo ammettere che quello che ci hai detto mi ha lasciato davvero senza parole… -
- Papi! Lo so! Ma c’era bisogno di fare così? Perché mamma ha fatto così? E poi non è vero che è una fissazione! Io su queste cose non scherzo papà!! Sono così da una vita, perché non mi crede? – disse Oriana tra le lacrime.
- Tesoro… Ascoltami… Non puoi lasciare la scuola, e poi non sapresti nemmeno dove andare a vivere… Sarebbe come mandarti allo sbaraglio… -
- Papà… Ho pensato a tutto… La scuola la posso finire lì con un progetto scolastico, nel mio istituto c’è una ragazza Austriaca che frequenterà in Italia il quarto e il quinto anno delle superiori… -
- Beh… con il tedesco non credo che avresti problemi, da quanto ho sentito lo sai parlare benissimo… -
- E poi andrei a vivere ad Halle con Georg… Ha una casa tutta sua, e non avrei problemi di nessun genere… E poi ad Halle c’è pure l’università, alla quale mi iscriverei subito dopo essermi diplomata… Per il resto avrei tutto sistemato… Non sarei da sola papà… -
- Tesoro… Vedo che hai pensato proprio a tutto… Ma io non conosco questo ragazzo… -
- Come no?!?! –
- Cioè si… Ma non lo conosco di persona, non so che carattere ha, che tipo è, se è affidabile… -
- Papà… Ti fidi di me? Credimi, è la persona più dolce, più premurosa, più affidabile di questa terra… Altrimenti secondo te sarei stata via per tutto questo tempo? –
- Beh… Hai ragione… Ma io come farei senza di te? –
- Papino ma ci potremmo vedere tutte le volte che vogliamo! E poi sarebbe come se fossi all’università… Tanto lo sapete che io a Palermo non ci sarei mai andata… E che l’università più vicina tra quelle che ho preso in considerazione è Roma… -
- Tesoro… -
- Papà… Tu cosa ne pensi? –
- Tesoro… Non lo so… Mi sembra una pazzia… -
- Lo so, infatti è una pazzia… Ma io senza Georg non posso stare papà… Mi capisci? –
- Si tesoro… Ti capisco… -
- Almeno tu mi stai facendo parlare, mi stai facendo dire quello che penso… Ma l’hai vista la mamma come ha fatto? –
- Ory, lo sai com’è tua madre… -
- Si ma non è giusto! Non ha voluto sentire ragioni! –
- Fai una cosa… Prova ad andare a parlarle… Però asciuga queste lacrime… D’accordo? –
- Oddio… Va bene… Ci proverò… -
Oriana salì lentamente le scale, e arrivò davanti la stanza di sua madre. Bussò piano ed aprì piano la porta.
- Mamma… Posso entrare? -
Sua madre era coricata e non disse niente. A Oriana faceva malissimo quando non le rispondeva, si fece forte e si sedette sul letto dal lato di suo padre:
- Mamma… Possiamo parlare? -
Rita si girò di scatto e disse:
- E di cosa vuoi parlare?? Del fatto che te ne vuoi andare in Germania per vivere con il tuo amore?? E di me??? E di noi??? Non te ne frega niente?????? –
- Mamma non è vero che non me ne frega niente di voi! – disse Oriana iniziando a piangere – E allora? Quando sarei dovuta andare all’università avresti fatto così?? –
- No, perché ti avrei fatta andare a Palermo! –
- Come?? Tu lo sai che all’università di Palermo non ci voglio mettere piede!! E ve l’ho sempre detto a te e papà! –
- Certo… E pensi che ti avrei fatta andare a Roma? O a Bologna??? –
- Mamma ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?? –
- Ma ti rendi conto invece di quello che ci hai detto tu? Mi vuoi lasciare per andartene con un ragazzo! –
- Mamma ma è così che deve essere! Un giorno mi dovrò sposare, farmi una vita… Non potrò mica restare con voi per sempre! –
- Si ma non ora! Non a diciassette anni!! Non posso lasciarti andare! Non adesso! Non così!! –
- Ma così come! Mamma ho tutto sistemato! –
- Non è vero! –
- Basta… Io non ce la faccio più… Tu non capisci che io… - Oriana non riuscì a finire la frase che un’altra di quelle fitte allo stomaco la sorprese. Si alzò di scatto dal letto ma fu uno sbaglio, perché ebbe un mancamento e cadde a terra svenuta.



CAPITOLO 35
- Oddio!! Oriana! Oriana! – disse la madre di Oriana precipitandosi su di lei – Giacomo!!! Giacomo!!! Ti prego vieni qui!! -
Il padre di Oriana nel sentire la moglie gridare si precipitò nella stanza e vide la donna seduta a terra che stringeva Oriana, ma Oriana non dava segni vita. A quella vista Giacomo impallidì.
- Cosa è successo? – disse il padre cercando di far rinvenire la figlia.
- Stavamo discutendo… E tutt’a un tratto si è stretta la pancia ed è caduta a terra! Io… -
Giacomo prese in braccio la figlia e la distese sul letto. Ma ancora Oriana non si riprendeva. Marco, che aveva sentito le urla della sua mamma accorse, entrò nella stanza e vide la sorella svenuta, ma non fece in tempo a capire. Allora Rita lo prese velocemente per mano e lo portò via.
- Mamma!! Ma cosa è successo? – disse il piccolo.
- Niente tesoro, la sorellina si è addormentata e papà ora la porta a dormire… - disse la donna in un modo poco convincente.
- E allora perché piangi? –
- No tesoro, non piango! Dai andiamo a dormire! –
La donna mise il bambino a letto, aspettò che si addormentasse e tornò subito nella sua stanza per vedere se Oriana si era ripresa. Si sentiva in colpa per quello che era successo, in fondo stavano litigando quando sua figlia è svenuta. Ma prima d’ora non era mai successa una cosa del genere… Ogni tanto madre e figlia avevano delle discussioni, ma la figlia non era mai arrivata a svenire… Si sedette accanto al corpo immobile di Oriana e cominciò ad accarezzarle il viso piangendo.
- Giacomo, perché non si sveglia? Perché? – disse la donna in preda al panico.
- Calma Rita, chiamo subito la guardia medica. –
Giacomo prese il telefono e compose il numero della guardia medica locale. Spiegò velocemente il problema al medico che rispose e questo dieci minuti dopo arrivò, ma Oriana non si era ancora svegliata.
- Da quanto tempo è priva di sensi? – chiese il medico misurandole la pressione.
- Ormai saranno più di venti minuti… - rispose Rita, tra le lacrime.
Il medico notò che la pressione era molto bassa, fece un’iniezione alla ragazza e le controllò i battiti cardiaci. Dopo pochi minuti Oriana si svegliò e cominciò a riprendersi.
- P…papà… - disse la ragazza.
- Tesoro sono qui! Come stai? –
- Mi gira la testa… -
- Ora passa tesoro, ora passa… -
Rita, vedendo che la figlia si era ripresa, si mise a piangere dal sollievo e andò a sedersi accanto a lei, accarezzandola e stringendole la mano.
- Tesoro mio che spavento che mi hai fatto prendere… -
- Mamma ma che è successo? –
- Tesoro ti sei sentita poco bene… E sei svenuta… Ma adesso stai meglio, non ti preoccupare. –
Intanto il medico e Giacomo erano usciti dalla stanza, e il padre della ragazza disse:
- Allora dottore, che è successo a mia figlia? -
- Ha avuto un forte calo della pressione… Ma sta bene fisicamente? –
- Si… -
- Ma è successo qualcosa ultimamente che può averla turbata…? –
- Beh… Mia moglie mi ha detto che lei e Oriana stavano discutendo animatamente, quando a un certo punto Oriana si è stretta la pancia ed è svenuta… -
- Mmmh… Probabilmente lo svenimento è dovuto alla discussione che aveva avuto sua figlia pochi minuti prima… La cosa strana è che si sia stretta la pancia… Comunque per adesso non dovrebbero esserci più problemi, tenete la ragazza a riposo ed evitate di mandarla a scuola domani, e se ha bisogno può alzarsi dal letto, ma sempre con moderazione. Se eventualmente dovessero ripetersi episodi del genere chiamatemi subito. –
- Va bene dottore… La ringrazio di cuore! –
- Si figuri, arrivederci! –
Dopo che il medico se ne fu andato, Giacomo tornò dalla figlia.
- Allora tesoro, come stai? -
- Meglio papi, meglio… Mamma mia, non ero mai svenuta prima d’ora… -
- E vedrai, non succederà più! Che ne dici, vuoi dormire qui con la mamma per questa sera? –
- Ma no! Non c’è bisogno! Voglio dormire nella mia stanza! Insomma, non ci dormo da tanti giorni… - e dicendo quella frase le tornò alla mente Georg, e il motivo per la quale era svenuta. Restò immobile per alcuni secondi, dopo di che alcune lacrime uscirono dai suoi occhi.
Sua madre aveva capito che Oriana aveva ricordato tutto e le disse:
- Tesoro… Ti prego, perdonami!! – e iniziò a piangere.
- Mamma dai non fare così… Ne riparleremo in un altro momento. –
- Va bene… -
- Papi mi porti nella mia stanza? –
- Certo tesoro. –
L’uomo la prese in braccio e la adagiò sul suo letto. Le diede un bacio sulla fronte e se ne andò.
Tornò nella sua stanza e serio si rivolse alla moglie:
- Si può sapere cosa diamine le hai detto per farla svenire??? -
- Io… Le stavo dicendo che non poteva andarsene… Non così… -
- E basta? –
- Beh si… Poi però mi è scappata una cosa… -
- E cioè? –
- Le ho detto che… Non l’avrei mai fatta andare a Roma all’università ma a Palermo, così era più vicina… -
- Rita ma ti rendi conto? Non puoi tenerla segregata! Deve fare le sue scelte, le sue esperienze! E poi insomma! Non l’hai nemmeno fatta parlare! Devi imparare ad ascoltare di più le persone che ti stanno accanto, non ad imporre le tue decisioni!! –
- Lo so! Ma io come faccio senza di lei? –
- Non starà con te per tutta la vita! Arriverà un giorno… Quando lei deciderà di andare a vivere da sola, di sposarsi… Ed è così che deve andare! Non puoi frenarla! –
- Si ma non posso mandarla in Germania a diciassette anni!! La mia bambina!! –
- Vedi… È qui che ti sbagli… Non è più una bambina… -
- E cosa vorresti dirmi? Che la vuoi accontentare?? –
- Ti sbagli anche qui… Questo non è un capriccio da accontentare… È quello che vuole… E credimi… Io, al contrario di quello che hai fatto tu, l’ho ascoltata e ha davvero pensato a tutto… Dalla scuola a dove vivere… Ha organizzato tutto… -
- Ne parliamo domani? Sono stanchissima… -
- D’accordo… Buona notte… -
- Buona notte caro… -
E tutti si addormentarono, chi più chi meno tranquillamente, sperando che il giorno seguente fosse più tranquillo. Ma qualcosa di importante aspettava Oriana…


 
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VaNnA...TH
view post Posted on 5/3/2008, 14:05




ALLORA.......O POSTI..........OPPURE,CIOè,NON LO SO CHE TI FACCIO......DEVI CONTINUARE......O IO MUOIO.....NON STO BENE HELP MEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!
 
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~• MaReTTa •<3
view post Posted on 5/3/2008, 15:51




povera vanna ahahahahahah xD lo so io cosa sta aspettando oriana muhauhauhahha

postaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
>.<
 
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°+.Very°Sekunden.+°
view post Posted on 6/3/2008, 19:41




mein gott!!! voglio il continuoooooooooooo XD postaa
 
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Ory90
view post Posted on 9/3/2008, 22:47




Guai in vista secondo voi?? Chi lo sa...

CAPITOLO 36
L’indomani mattina si svegliarono tutti molto presto, tranne Oriana che venne lasciata a riposare. Giacomo accompagnò il figlio all’asilo e Rita decise di andare al lavoro un po’ più tardi, per stare un po’ con sua figlia.
Andò nella stanza di Oriana e si sedette accanto a lei: mentre la guardava dormire le accarezzò il viso e disse:
- Tesoro, potrai mai perdonarmi? – La donna si sentiva ancora molto in colpa per quello che era successo la sera prima, e le cose che le aveva detto suo marito echeggiavano nella sua testa come un vento impetuoso che non ne vuole sapere di calmarsi…
“ Arriverà un giorno… Quando lei deciderà di andare a vivere da sola, di sposarsi… Ed è così che deve andare! Non puoi frenarla!”
Oriana si svegliò verso le nove e si sorprese nel vedere la madre accanto a lei a quell’ora.
- Mamma ma… Non dovresti essere in ufficio? –
- Si ma ho preferito aspettare che ti svegliassi… Come ti senti stamattina? –
- Meglio, la testa non mi gira più. –
- Sono contenta tesoro! Hai bisogno di qualcosa? Vuoi essere accompagnata in bagno? –
- Si grazie… -
La ragazza si lavò e tornò dopo un po’ a letto.
- Mamma adesso vai… Non preoccuparti per me… -
- Sicuro tesoro? –
- Certo… -
- Io ti chiamo spesso… Se hai bisogno chiama subito o me o tuo padre… Va bene gioia? –
- Si, ma ora vai… - disse Oriana ridendo.
- Ok… Ciao tesoro… -
- Ciao mami, buona giornata! –

Sua madre uscì e Oriana si trovò sola in quella casa.
“Chissà se Valentina è a scuola…” pensò la ragazza. Allora prese il cellulare e chiamò l’amica.
- Pronto? – disse Valentina.
- Vale sono Ory, ma non sei a scuola? –
- No, oggi dovevo essere interrogata di filosofia, solo che ieri non ho studiato niente… Almeno lo posso recuperare più in là… E tu? Come mai non sei a scuola? .
- Beh ieri sono stata poco bene… -
- Che è successo? Ancora quelle fitte? – chiese allarmata la ragazza.
- Ehm… Di peggio… Sono… Sono svenuta… -
- Oddio!! E come è successo? –
- Vale ti va di venire qui da me così parliamo con calma? Sono sola a casa… -
- Certo, tempo di prepararmi e arrivo! –
- Allora a tra poco! –

Valentina arrivò a casa di Oriana un quarto d’ora dopo.
- Allora, dimmi tutto quello che è successo… - disse la ragazza con un tono dolcissimo.
- Si… Vieni sediamoci qui… Praticamente ieri sera ho parlato con i miei della mia decisione… -
- Wow! E come è andata? –
- Vale è successo un casino… Con mia madre… È andata su tutte le furie, non mi ha nemmeno fatto spiegare… E se n’è andata via… Poi sono rimasta a parlare con mio padre. Lui mi ha fatta parlare, e mi ha detto di andare da mia madre… Sai, si era chiusa nella sua stanza. Allora ci sono andata, abbiamo cominciato a discutere e… Ho sentito un’altra fitta lacerante alla pancia e poi non mi ricordo più nulla… -
“Oh mio Dio…” pensò Valentina tra sé… “Non sarà quello che temo… Spero di no…”
- Boh… - continuò Oriana – magari avrò avuto un calo delle forze, dato che a cena non avevo mangiato niente… -
- E… Come mai? – chiese Valentina sempre più allarmata.
- Prima di cenare quando mia madre mi ha nominato del cibo stavo per rimettere… -
- Ed è successo? –
- No… Non avevo mangiato nulla… -
“Glielo dico? O no? Oh mio Dio… Ory… Non sarai mica…” pensò Valentina.
- Ory… - disse timidamente Valentina.
- Si? –
- Senti… Ma tu e Georg… Si insomma… Eravate sempre protetti… Vero? –
- In che senso scusa? –
- In quel senso Ory… -
Oriana capì a cosa si stava riferendo la sua migliore amica, e ripensò a quelle volte in cui, vittime di una passione incontrollabile, non avevano avuto tempo di pensare a niente.
- Beh… Si… Ma qualche volta no… -
- Qualche volta no?? – disse atterrita Valentina.
- Vale ma che c’è? –
- Ory… Non voglio metterti in testa paure inutili ma… Le fitte, la nausea, il tuo svenimento… Non hai pensato che potrebbe essere che… -
Valentina non finì la frase, ma già Oriana aveva capito a cosa stesse alludendo la sua migliore amica. Fissò l’amica e impallidì. Si era ricordata di una cosa…
- Ory… Non volevo turbarti, magari ti sei sentita male per la lite… - disse Valentina.
Ma Oriana non l’ascoltava più. Stava pensando ad una cosa… Aveva un ritardo… Di pochi giorni, si… Ma si trattava sempre di un ritardo… Non ci aveva nemmeno fatto caso, ma Valentina le aveva aperto gli occhi su una concreta, terribile possibilità.
- Vale… Io… Io… Ho un ritardo… -
- Cosa???? E di quanto?? –
- Tre giorni… Non è molto, magari è dovuto allo stress, per questo non ci avevo dato tanto peso… - disse Oriana cercando più che altro di convincere sé stessa.
- Beh si dai, è possibile… Ma stai tranquilla… -
- Vale, le fitte, la nausea… Lo svenimento di ieri… Oddio… No Vale! –
Oriana scoppiò a piangere e l’amica l’abbracciò. Non poteva vederla così.
- Ory dai… Magari non è niente… - disse la ragazza cercando di consolare invano l’amica.
- Si, hai ragione… Non è niente… E se il ritardo continua? –
- Allora poi si vedrà… -
- Vale… Chi glielo dice ai miei?? –
- Ory, non crearti problemi che magari non esistono… Aspetta ancora qualche giorno, casomai farai il test… -
- Va bene… Valentina ma secondo te dovrei parlarne a Georg? –
- No Ory, per adesso no… Non farlo preoccupare per niente… -
- Vale… Ma che abbiamo fatto… Io ho diciassette anni!! Come potrei fare? E poi Georg… Lui sarà spesso in giro per l’Europa… Speriamo che sia un falso allarme! – disse Oriana continuando a piangere.
- Certo, stai tranquilla. –
Valentina si trattenne da Oriana ancora per un’ora, poi dovette ritornare a casa.
Poco dopo la madre di Oriana tornò a casa per pochi minuti, per accertarsi delle condizioni della figlia. La ragazza era nella sua stanza che piangeva e non aveva sentito la porta di casa chiudersi. Così sua madre salì e la sentì piangere: entrò nella stanza della figlia e disse:
- Tesoro!! Cosa è successo? -
Oriana non si aspettava di vedere sua madre in quel momento e si spaventò.
- Mamma… Io… -
- Tesoro perché piangi? Per caso è successo qualcosa, ti senti male? –
- No mamma, nulla… Va tutto bene… -
- E allora perché piangi? –
- Niente, è che mi sono sentita un po’ sola… - Mentì la ragazza.
- Oh gioia mia… Allora sai che facciamo? Prendo un permesso dall’ufficio e resto qui con te oggi, così se hai bisogno sono qui. –
- Mamma no, vai pure… - disse Oriana che in realtà in quel momento aveva bisogno più che mai di restare sola.
- Ma no, resto qui… -
- Ma mamma, tra due ore sarai a casa, vai pure! –
- Sicuro tesoro? –
- Certo mamma, altrimenti non te lo direi… -
- Va bene… Però se hai bisogno mi chiami. –
- Tranquilla… - disse Oriana che era riuscita a calmarsi un po’.
La madre di Oriana uscì di casa e la ragazza tornò ai suoi pensieri.
“E se sono incinta che faccio? Sono troppo giovane per avere un bambino… E Georg? Come la prenderà? Padre a vent’anni… E se deciderà di lasciarmi? Ma cosa vado a pensare… Georg non mi lascerebbe mai… Non mi resta che sperare che sia un falso allarme…”
Il tempo passò velocemente, e i suoi genitori rientrarono dal lavoro, e con loro anche il suo fratellino.
- Come ti senti tesoro? – le chiese premuroso suo padre.
- Bene papi, tranquillo! –
- Meno male… -
Era ora di pranzo e tutti andarono a sedersi per mangiare. Ma Oriana al solo sentire l’odore di cibo si sentì male, ma si sforzò di mangiare, anche perché non mangiava da ventiquattro ore e cominciava a sentirsi debole. Mangiò pochissimo, si sentiva troppo male… Le girava la testa, aveva di nuovo la nausea, ma non poteva alzarsi, altrimenti i suoi avrebbero sospettato sicuramente qualcosa, avrebbero capito che non stava bene. Ma la ragazza doveva essere davvero molto pallida, perché suo fratello disse:
- Ory ma che hai? -
- Niente fratellino, perché? –
- Ma hai la faccia tanto bianca! Sei sicura di stare bene? –
- Si Marco, tranquillo, ho solo bisogno di mangiare un po’… -
Si, come no… Mangiare…
- Tesoro tuo fratello ha ragione… Tu non stai per niente bene… - disse suo padre.
- Papà io… Io sto bene… -
- Ascolta, se hai finito di mangiare vai a coricarti un po’… -
Oriana non se lo fece dire due volte e tornò nella sua stanza.
 
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~• MaReTTa •<3
view post Posted on 10/3/2008, 13:00




ahiahiahiahiiiiiiiiiii e ora che succedeeeeeeeeeee?!
postaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
xD favolosa come sempre!
 
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VaNnA...TH
view post Posted on 10/3/2008, 21:04




lo sappiamo che è incinta oddiooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!
 
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~• MaReTTa •<3
view post Posted on 10/3/2008, 21:34




postaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
 
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billina'94
view post Posted on 11/3/2008, 18:07




giustoooo ha ragione vanna è giààààààààà!!!!posta ory!!
 
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Ory90
view post Posted on 14/3/2008, 01:51




Ecco il capitolo 37 tutto per voi!!
Buona lettura!!!


CAPITOLO 37
Il pomeriggio passò più o meno tranquillamente. Georg chiamò Oriana per accertarsi delle sue condizioni, ma la ragazza non gli disse nulla.
- Come ti senti oggi amore? – disse Georg.
- Bene amore, tutto a posto! – mentì la ragazza.
- Sicuro amore? Ti sei fatta visitare? –
- Georg, non ce n’è stato bisogno, sto benissimo adesso! Tu piuttosto, come stai? –
- Bene, ma mi manchi tanto! –
- Anche tu tesoro… Dove siete arrivati? –
- A Dresda, tra qualche ora saremo a Lipsia. –
- Bene! Manca poco e sarai a casa allora! –
- Si… Tesoro… Hai parlato con i tuoi? –
“ E adesso? Non posso mentirgli…”
- Beh ecco… Mia madre non l’ha presa bene… Invece mio padre sembra che sia dalla mia parte… Mi serve ancora un po’ di tempo, poco… -
- Capisco… Tesoro se ci sono problemi me lo dici, vero? –
- Si amore… -
Stettero a parlare ancora per un po’ fino a quando qualcuno bussò alla sua porta.
- Tesoro ti disturbo? - disse suo padre.
- Certo che no papi, entra! –
- Ah, sei al telefono, vabè passo dopo… -
- No papi resta! Georg ascolta adesso ti devo lasciare… - disse Oriana.
- D’accordo amore, a presto… Ti amo… - disse Georg.
- Anche io amore, tanto! –
E posò il telefono.
- Mi sembra di capire da come parlavi che eri al telefono con Georg… - disse suo padre sorridendo.
- Sisi! –
- Tesoro, potevo passare dopo… -
- Ma no, non preoccuparti! Dimmi tutto. –
Suo padre si sedette al bordo del letto e le disse:
- Gioia… Io lo vedo che stai male… Dimmi la verità: è per Georg, non è così? -
- Papà… Mi manca da morire… Io non posso vivere senza di lui… -
- Ecco… Io ci ho pensato molto, e ho capito che il tuo non è un capriccio, ho capito che tu e Georg vi amate davvero tanto… Ma da qui a trasferirti in Germania… Tesoro, mi sembra una cosa difficile… -
- Papà… Mettiamola come se dovessi studiare un anno all’estero… Sarebbe la stessa cosa, no? –
- Un anno…Penso che vorresti stare li per più di un anno, vero? –
- Beh… In effetti… Ma non resterei sempre li… Potrei tornare, potreste venire voi a trovarmi… -
- Tua madre non la pensa così… Lo sai… -
- Me ne sono accorta… - disse la ragazza alludendo a quanto successo la sera prima – ma io non posso farci niente papà… Io ho bisogno di Georg! –
- Tesoro… Mi sono accorto che nelle due settimane che sei stata via sei riuscita a badare benissimo a te stessa… Sei molto più matura della tua età, e ritengo che saresti in grado di… di vivere in Germania… -
Oriana restò a bocca aperta: suo padre stava forse cercando di dirle che per lui la sua decisione andava bene!?!
- Papi… - disse Oriana trattenendo a stento l’entusiasmo – cosa… cosa stai cercando di dirmi? -
- Sto cercando di dirti che… Diciamo sarei favorevole alla tua decisione… -
- Papà ma stai dicendo sul serio??? –
- Beh si tesoro… -
Oriana saltò in piedi dalla gioia e abbracciò suo padre.
- Grazie papà, grazie, grazie, grazie!!! –
- Tesoro, tesoro aspetta… C’è tua madre che non vuole… -
- Perché non provi a convincerla tu? –
- Io??? –
- Si! Sicuramente ti ascolterà, io onestamente non so quando avrò intenzione di riprovarci… -
- Beh in effetti hai ragione… - le disse suo padre ridendo.
- Sarebbe il sogno della mia vita… -
- Tesoro… Non ti prometto niente… Vediamo in questi giorni come va… E proverò a parlarle… -
- Grazie papi!! –
Suo padre le diede un bacio sulla fronte e uscì dalla stanza. Oriana ancora non riusciva a crederci… Suo padre aveva acconsentito… Ora l’unico ostacolo era sua madre… Ma era fiduciosa: suo padre sarebbe riuscito a convincerla.
Il pomeriggio trascorse serenamente. Oriana per un po’ non pensò a quello che probabilmente stava succedendo dentro di lei e all’ora di cena riuscì anche a mangiare un po’.
Mentre erano a tavola Rita disse:
- Tesoro, cosa vuoi fare domani, te la senti di andare a scuola? -
- Si, certo! E poi ho perso troppi giorni… -
- Beh hai ragione… Ma se non te la senti dillo, resti a casa… -
- No mamma, sto bene! Domani andrò a scuola! – “Così vediamo se posso ottenere il trasferimento in una scuola di Halle…” pensò la ragazza.
- Come vuoi tu tesoro… -
Dopo cena Oriana restò a guardare la TV per un’oretta e poi andò a dormire.

L’indomani mattina alle sette era già in piedi. Si alzò e andò in bagno per lavarsi. Niente… Niente di quello che aspettava… Cercò di non pensarci e scese per fare colazione.
Ma aveva ancora nausea e preferì evitare di mangiare.
- Tesoro, vai a scuola con lo scooter o preferisci che ti accompagni io? – le chiese suo padre.
Oriana sarebbe voluta andare in motorino, ma pensò che era meglio andare con suo padre… Quel motorino era meglio se non lo toccava, almeno per qualche giorno… Poteva sentirsi male durante la guida… No, non era il caso…
- Si papi, accompagnami tu… -
- Va bene tesoro, se sei pronta possiamo anche andare. –
- Certo! –
Oriana si diede un’ultima controllata allo specchio: si sentiva davvero carina ultimamente!
Uscì e poco dopo era a scuola.
Valentina era al bar che c’era di fronte all’istituto, si vedevano sempre lì lei e Oriana, ma non era certa che quella mattina si sarebbero viste. Invece pochi istanti dopo la vide entrare con un sorriso smagliante.
- Ory! Ory! -
- Ciao Vale! –
- Allora, come stai? –
- Bene, non ci crederai mai ma mio padre è dalla mia parte!! Ha detto che è d’accordo con me, sarebbe disposto a farmi partire per la Germania!! –
- Oh Ory che notizia meravigliosa! E tua madre? –
- Beh, lei è ancora contraria, ma spero che mio padre riuscirà a convincerla… -
- E per il resto? Hai ancora il ritardo? – disse Valentina sottovoce.
- Si… - e dicendo questo, Oriana tornò cupa in viso.
- Ah… Hai sentito Georg? –
- Si… Ieri… Ma non ho avuto il coraggio per dirgli quello che mi sta succedendo… Non so come potrebbe prenderla… E poi voglio essere sicura… -
- Certo Ory, dai adesso andiamo, abbiamo latino a prima ora… -
- Oddio… Ahah! –
E ridendo, le due ragazze si avviarono verso la loro classe.
Le prime due ore trascorsero normalmente: Oriana giustificò le assenze per “motivi di salute” e stette svogliatamente ad assistere alla spiegazione di latino, alla quale seguì un altrettanto noiosa spiegazione di matematica. La matematica non era mai stata il suo forte…
Valentina invece no; lei era un asso di matematica! Quante volte nei compiti in classe le aveva passato di nascosto la soluzione degli esercizi!
Valentina e Oriana erano sedute all’ultimo banco così potevano chiacchierare anche durante le lezioni senza essere scoperte. Almeno la maggior parte delle volte…
Oriana guardò l’orologio: le 09:45. Forse era il caso di andare a parlare con il preside per chiedere informazioni riguardo il cambio di scuola. Lo disse a Valentina:
- Vale… Mi sa che tra un po’ devo andare dal preside… - bisbigliò la ragazza.
- E perché? –
- Perché devo chiedergli se posso cambiare scuola… -
- Vuoi cambiare scuola?? E perché?? –
- Vale… Dovrei andare in Germania… Georg Listing… Ti dice niente? –
- Ah già! Ma vorresti finire la scuola lì? –
- Si… Se è possibile… Sai quella ragazza che c’è in IV A, quella austriaca? –
- Si… -
- Beh lei finirà la scuola qui… Quindi non vedo per quale motivo io non potrei finire la scuola lì… -
- Hai ragione… Ma tu lo sai il tedesco? –
- Beh si… -
- E quando l’avresti imparato??? –
- Lo studio per conto mio da alcuni mesi e… -
- Signorina Fidanza, capisco che non è interessata alla mia spiegazione ma può quantomeno evitare di far distrarre la sua compagna di banco, se non le dispiace? – intervenne il professore.
A Oriana scappò un leggero sorriso e disse:
- Mi scusi professore… -
- Va bene, va bene, ma adesso stia attenta per favore. –
Oriana e Valentina si guardarono e si misero a ridere.
Dopo pochi minuti Oriana chiese il permesso al professore per andare a parlare con il preside.
- Cosa deve dire al signor preside, signorina Fidanza? -
- Dovrei chiedergli informazioni riguardo al progetto Intercultura… -
- Ah! Ha intenzione di andare per un anno all’estero? –
- In un certo senso… -
- Va bene, vada, vada pure. –
- Grazie! – detto questo Oriana uscì dalla classe.
Si avviò tremando verso l’ufficio del preside, bussò e un’allegra voce dall’interno disse:
- Avanti! -
Oriana spinse la pesante porta ed entrò.
- Buon giorno signor preside… -
- Buon giorno signorina Fidanza! Prego, si sieda! –
- Grazie… -
- Allora… Mi dica tutto! –
Le stava simpatico il preside della sua scuola, una persona gentile, alla mano… E apprezzato dagli alunni.
- Beh signor preside… Io volevo sapere alcune cose… -
- E cioè? –
- Vorrei sapere se c’è la possibilità di finire il liceo… All’estero… Precisamente in Germania… -
 
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~• MaReTTa •<3
view post Posted on 14/3/2008, 13:11




continuaaaaaaaaaaaa oryyyyyyyyyyyyyyyyyy!
*_____________* *orianaingermaniaorianaingermaniaorianaingermaniaaaaaaaaaaaa!!!*
xD
 
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VaNnA...TH
view post Posted on 14/3/2008, 14:53




*e poi io muoio sulla tastiera* xD
 
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~• MaReTTa •<3
view post Posted on 14/3/2008, 15:55




vanna ripigliatiiiiiiiiiiiiiiii >.< xDDDDDDDD
 
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VaNnA...TH
view post Posted on 14/3/2008, 17:46




*io mi riprendo di scatto e poi vedo l'ultimo rigo della ff di ory e rimuoio sulla tastiera*xDDDD
 
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Ory90
view post Posted on 14/3/2008, 18:06




*me continua a postare

CAPITOLO 38
Dopo alcuni interminabili secondi, il preside disse:
- Signorina Fidanza! Vuole andare in Germania?? -
- Si, se è possibile… -
- Dubito che sarà possibile signorina, anche con tutta la buona volontà… -
Oriana si sentì salire le lacrime agli occhi.
- E… E come mai? -
- Beh perché avrebbe dovuto fare la richiesta l’anno scorso… Così l’avrebbero messa in lista per la sistemazione in famiglia… -
- Ah ma il problema è la sistemazione? – disse Oriana ritrovando per un attimo la speranza.
- Beh si… È quello il problema… Non avrebbe una sistemazione… -
- Ma signor preside! Io ho già una sistemazione!! –
- Ah si? –
- Si! –
- Allora non dovrebbero esserci problemi! Ma per sei mesi le conviene? E poi nel suo corso di studi non studiate il tedesco… Non sarebbe più utile frequentare un istituto magari in Francia, o in Spagna? –
- Signor preside, io veramente vorrei diplomarmi lì e ho necessità di trasferirmi proprio in Germania… -
- Beh allora… Penso che non dovrebbero esserci problemi… Si, la cosa si può fare. Ma i suoi sono d’accordo? –
- Mio padre si, mia madre un po’ meno… -
- Eh ma per poter partire ho bisogno del consenso di entrambi i genitori… -
- Mi sembra normale… -
- Guardi signorina, facciamo così: le do il modulo per la richiesta da far firmare ai suoi genitori e questo opuscolo. Qui troverà l’elenco delle scuole nelle quali è possibile andare con il nostro progetto, lo legga con calma e mi faccia sapere al più presto, possibilmente entro la fine del quadrimestre… -
- Entro la fine del quadrimestre? Mancano solo tre settimane… -
- Lo so signorina, ma se superiamo il quadrimestre la faccenda si complicherà… Ci pensi… -
- Signor preside… La ringrazio! Arrivederci! –
- Arrivederci signorina! –
Oriana tornò in classe felicissima, andò a sedersi e Valentina vedendo la sua amica così felice, capì che aveva ottenuto un responso positivo.
- Allora Ory! Come è andata? -
- Bene Vale!! Si può fare! Adesso devo solo vedere se Halle è nell’elenco delle scuole disponibili e far firmare il modulo ai miei genitori! Mio padre firmerà, ma mia madre… -
- Dai, andrà tutto bene! Tuo padre la convincerà, vedrai! –
- Lo spero Vale, lo spero! –
La mattina finì presto, e la campanella dell’una segnò la fine delle lezioni.
Oriana e Valentina si incamminarono verso l’uscita, e cinque minuti dopo i loro rispettivi padri arrivarono per portarle a casa, si salutarono e prima che Oriana salisse in macchina Valentina le disse:
- Ory… Se ci sono novità mi fai sapere? -
- Certo Vale, a dopo! –
E salirono nelle loro macchine.
- Ciao tesoro! Come è andata oggi? – disse il padre di Oriana alla figlia.
- Ciao papi! Devo dire che è andata bene, sai sono stata dal preside… E… -
- Dal preside? E come mai? –
- Gli ho chiesto se potevo finire la scuola in Germania… E posso rientrare nel progetto Intercultura! Il problema era avere l’alloggio!! Quindi non ci sono problemi! Mi ha dato la lista delle città disponibili e il modulo che tu e mamma dovreste firmare… -
Adesso il padre di Oriana era di fronte alla realtà: doveva firmare… Fino al giorno prima l’idea gli sembrava solo un’ipotesi, ma adesso si era reso conto che Oriana faceva sul serio… Voleva davvero andare in Germania. La guardava mentre scorreva la pagina con il dito alla ricerca di Halle.
- Evvai! C’è Halle! E c’è addirittura un liceo linguistico!! -
- Davvero? – disse suo padre triste.
- Si… Ma che c’è? Perché sei triste? –
- Perché la mia bambina se ne va… -
- Papi… Intanto devi convincere mamma… E poi dai, ci vedremmo spesso! Verrei a trovarvi, voi potreste venire ad Halle… Sarebbe bello! –
- Già… Ma non sarebbe come averti a casa… -
- Lo so papi, ma io ho bisogno di Georg… -
- L’ho capito tesoro… Mamma mia, sei proprio cresciuta… -
E così dicendo arrivarono a casa.
Oriana entrò a casa e andò subito a posare lo zaino nella sua stanza. Riprese a guardare i fogli che le aveva dato quella mattina il preside e vide che c’era un sito Internet. Allora accese il computer e andò subito sul sito dell’Intercultura. Selezionò Halle dalla lista delle città disponibili e guardò tutti gli indirizzi disponibili. Sapeva già che c’era il liceo linguistico e ciccò sul sito di quella scuola, si chiamava “Halle Sprachlich Institut”.
“Che bel nome… Suona bene!!” Pensò la ragazza sorridendo. Guardò il piano di studi, molto simile a quello che stava seguendo nella sua scuola, solo che le lingue straniere erano Inglese, Francese e… Italiano!! Beh, era logico in Germania… Salvò la pagina, nascose gli opuscoli e scese per il pranzo.

Halle, Germania.
Georg era a casa. Quella casa era troppo grande per lui. Per lui da solo. Pensò a Oriana in Sicilia… Chissà cosa stava facendo l’amore della sua vita in quel momento, chissà come stava… Non ce la faceva più a stare senza di lei, ed erano passati solo pochi giorni… E se i suoi non l’avessero lasciata andare? Lui come avrebbe fatto a stare per sempre senza di lei? Vabè… Sarebbe andato a vivere in Italia, anche a costo di mettere un punto alla sua carriera come bassista dei Tokio Hotel… Aveva detto a Bill che avrebbe continuato ad esserci per le prove, per i concerti… Ma era una cosa impossibile… L’aveva detto per non turbarlo… Ma se avesse deciso di andare a vivere in Italia, i Tokio Hotel avrebbero smesso di esistere… Era logico…
Quanto gli mancava Oriana… I suoi baci, i suoi sorrisi, le sue carezze, il suo essere donna… Si sentì male nel pensare che li separavano 3000km… Sentiva il bisogno di mettere un taglio a quella distanza… Fino alla prossima settimana non aveva impegni con il gruppo, e l’idea di fare una sorpresa a Oriana lo allettava parecchio. Senza pensarci due volte uscì di casa ed entrò nella prima agenzia di viaggi che vide. Ne uscì mezz’ora dopo con un biglietto aereo per Palermo per l’indomani pomeriggio. Prenotò un volo privato in modo tale da non avere intralci di nessun tipo.
Non stava più nella pelle, domani avrebbe riabbracciato l’amore della sua vita!
In quel momento qualcuno bussò alla porta. Si alzò, andò ad aprire e vide con sua sorpresa che erano Bill, Tom e Gustav.
Entrarono in casa e cominciarono a parlare del più e del meno. Allora Georg disse:
- Ragazzi, domani parto! -
- E dove vai? – chiese Bill curioso.
- Vado da Oriana!! –
- Da Oriana? – disse Bill incredulo.
- Si! Voglio farle una sorpresa! Vado a trovarla, starò con lei per una settimana! –
Bill restò senza parole: Oriana gli mancava da morire e sarebbe voluto andare con Georg… Ma non era il caso.
- Wow!! Ecco il nostro romanticone! Georg ma lo sai che questo lato di te non ce lo avevi mai mostrato? – disse Tom ridendo. -
- Ho trovato la ragazza giusta… Con lei sono me stesso, non devo fingere di essere qualcuno che non sono… Lei mi ama così… -
- E ti ama anche perché sei Hobbit??? – chiese Tom sbalordito.
- Tom… Queste sono solo cavolate… Finiscila… - intervenne Bill.
- Bill tranquillo, tanto lo so che è un modo stupido che usa tuo fratello per prendermi in giro… Tanto non me ne frega di quello che dice… -
- Non te ne frega?? Povero me! Adesso se ti dico Hobbit non ti offendi più!!! – disse Tom fingendo di piagnucolare.
Tutti si misero a ridere e rimasero a casa di Georg per tutto il pomeriggio.

Ribera, Italia.
Oriana stava cercando di studiare la lezione di filosofia, ma aveva troppi pensieri per la testa, uno in particolare la tormentava: il ritardo continuava, e adesso cominciava ad avvertire giri di testa. Non sapeva più cosa fare. Fece un breve conto e il ritardo ormai era più di una settimana. Nausea, vertigini, fitte alla pancia, lo svenimento dell’altra sera… Decise di togliersi qualsiasi dubbio, almeno se era solo un falso allarme sarebbe stata più tranquilla.
Uscì di casa e andò in farmacia per comprare un test di gravidanza. Quando lo ebbe tra le mani si sentì morire.
“Lo faccio solo per sicurezza, tanto lo so che è un falso allarme…” disse Oriana cercando di convincersi.
Tornò a casa e telefonò a Valentina.
- Ciao Vale… -
- Ehi Ory! Che fai? –
- Vale… Non ne posso più… Ho preso un test di gravidanza… -
- Oddio Ory… Andrà tutto bene dai, è solo un falso allarme… -
- Si, lo so… O almeno lo spero… - disse Oriana con voce tremante.
- Vuoi che venga li? – disse Valentina premurosamente come solo lei sapeva fare.
- No Vale tranquilla, preferisco essere sola… -
- Come vuoi tu… Mi fai sapere dopo? –
- Certo… Adesso devo andare… -
- Va bene, aspetto tue notizie… Ciao… -
- Ciao… -

Prese la scatoletta e cominciò a rigirarla tra le mani come se non sapesse cosa farsene.
- Oriana sei qui? – sua madre entrò nella sua stanza spalancando la porta. La ragazza sbiancò e fece appena in tempo a nascondere il test di gravidanza sotto il cuscino del suo letto, sul quale era seduta.
- Mamma… - disse Oriana – Che c’è? –
- Nulla, non ti vedevo in giro per casa… Ti senti male per caso? –
- No mamma, sto bene! Mi stavo rilassando un po’… Non riesco a studiare la filosofia… -
- Eh, noiosa la filosofia… Buono studio allora! –
- Grazie… -
La donna uscì dalla stanza e Oriana tirò un sospiro di sollievo. Sua madre aveva questa abitudine di non bussare… Prese lentamente il test da sotto il cuscino, se lo mise sotto la maglietta e sgattaiolò in bagno. Chiuse la porta a chiave e si sedette a terra.
- Mmmh… Vediamo come funziona… - disse Oriana.
Tremando come una foglia lesse velocemente le istruzioni. Fece tutto subito e continuò a leggere.
- Dopo aver eseguito correttamente tutte le operazioni, entro cinque minuti apparirà una striscia rosa se il test è positivo, blu se è negativo. -
Oriana poggiò il test sul davanzale della finestra e si sedette ad aspettare sul bordo della vasca.
Passarono i cinque minuti e si voltò verso quel piccolo oggetto che forse le avrebbe sconvolto la vita. Si alzò e lo prese in mano, ma senza guardarlo: non ne aveva il coraggio. Si fece forza, aprì gli occhi e guardò l’esito…
 
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280 replies since 27/1/2008, 18:42   2509 views
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