| Raga!!! Vi prego di scusarmi se sono stata assente ma credetemi... In questo periodo a momenti x colpa della scuola non ho nemmeno il tempo di pranzare decentemente che alle 2 e mezza devo tornare tra quelle 4 mura a fare un corso di approfondimento di spagnolo...
Eccovi i capitoli 34 e 35... Spero vi piacciano!!!
CAPITOLO 34 “Ma che mi prende?” pensò Oriana. “Mah…” “Wir müssen nur noch 1000 Meere weit, durch 1000 dunkle Jahre ohne Zeit… 1000 Sterne zieh’n vorbei…“ Georg la stava chiamando!! Prese il cellulare e rispose subito. - Amore! - - Ciao tesoro, allora? Come stai? – - Tesoro… A dirti la verità non sto molto bene… - - Amore perché? Che hai? – - Non lo so… Da stamattina ho forti fitte alla pancia… Ti giuro… Dolorosissime… Non so perché… - - Amore così mi preoccupo… Ma come mai? – - Non lo so… Figurati che ho pure nausea e non posso mangiare niente… - - Oddio amore mio! Vorrei essere con te in questo momento… - - Amore anche io… - - Vedi come va domani, casomai ti prego… Vai a farti visitare… D’accordo? – - Si amore… Dove siete? – - In Austria credo… - - Ah, ho capito… - - Ehi Bill un attimo!! – disse Georg al telefono. - Che c’è amore? – - C’è Bill che sta per togliermi il telefono dalle mani per parlarti… Te lo passo così non mi rompe più, ok? – - E dai, non dire così! – - Ok… Ti amo!! – - Anche io amore… - - Ciao piccola!! – disse Bill. - Bibi!! Ciao! Come stai? – - Tutto bene… E tu? Come è andato il viaggio? Spero tutto bene… - - Si… Tutto bene… Mi mancate tanto! Tu mi manchi tanto! – - Ory anche tu mi manchi! Hai parlato con i tuoi? – - No… Lo farò tra poco… - - Capisco… Dai, andrà tutto bene, ne sono sicuro! – - Speriamo Bill… - - Ti passo Tom così ti saluta, va bene? – - Ok! – - Ciao piccola, a presto! – - Ciao Bibi… - - Pronto! Ory! – - Tom!! Come stai? – - Io bene, noi stiamo tornando a casa, Ory… Guarda che ti aspettiamo eh! – - Si Tom, lo so! Mi mancate tanto! – - Anche tu ci manchi, dai ci vedremo prestissimo!! Ti passo Gustav… Ciao piccola! - - Ok, ciao Tomi, a presto! – - Ciao Oriana! – - Gustav! Ciao! Allora? Come va? – - Bene dai… Siamo di ritorno… - - Si, me l’ha detto Tom… Ma quando arriverete? – - Eh... Domani pomeriggio se non c’è traffico per strada… - - Vabè, tanto sul tour bus è come essere a casa, quindi… - - Si, hai ragione! Tu invece come stai? – - Diciamo bene… Non l’ho preso bene il ritorno a casa… - - Immagino… Ma Georg!! Ti vuoi calmare?? – disse Gustav a Georg - Che c’è Gustav? – - Georg… Mi sta strappando il telefono dalle mani… Ory io ti saluto… Un bacione! – - Ciao Gusty, a presto! – - Oh… Finalmente! – disse Georg. - Oh amore mio quanto mi manchi! – - Anche tu mi manchi tesoro… Ascolta… Domani fammi sapere come stai, d’accordo? – - Va bene amore, ma tu stai tranquillo… - - Ok… Se parli con i tuoi me lo dici? – - Certo amore… - - Buona notte piccola, ci sentiamo domani… - - Buona notte vita mia… Buon ritorno a casa… - - Grazie… Ciao… - Chiuse il telefono. Quanto le mancavano i ragazzi… Era stata benissimo insieme a loro, quanti ricordi aveva insieme a loro… E specialmente Georg… Tenero come sempre. Adesso però doveva andare di là a parlare con i suoi genitori… Era arrivato il momento… Ma nonostante tutto non se la sentiva, perché aveva paura di sentirsi dire di no… Si fece forza e andò in cucina. I suoi avevano già finito di mangiare, e Marco stava guardando i cartoni in tv. - Oriana come stai? – le disse sua madre preoccupata. - Bene mamma, ma non è successo niente! – rispose la figlia. - Tesoro, sei stata male? – chiese suo padre. - No papi, sto bene! – - L’ho vista pallida prima… - disse Rita. - Mamma va tutto bene… Vorrei parlarvi… - - Dicci tutto! – Ecco. Il momento era arrivato. Le passarono davanti tutti i momenti che aveva trascorso insieme a Georg, quando erano stati a Monaco, quando le aveva dedicato la loro canzone al concerto, quando ridevano spensierati… - Ecco… La cosa che voglio dirvi è… molto importante… e soprattutto… - - Si? – - Beh ecco… Non è facile da dire per me… - - Tesoro dai dicci! – disse Rita. - Ecco mamma… Voi lo sapete quanto vi voglio bene… Solo che… In queste settimane che sono stata via ho pensato molto e sono giunta a una conclusione… - - Che sarebbe? – disse sua madre impaziente. - Io amo Georg da morire, sono sicura che è lui l’uomo della mia vita… E io avevo pensato di… Andare... – - Andare dove tesoro? – chiese suo padre. - Mamma, papà… Io avevo pensato di trasferirmi in Germania. - Silenzio. Giacomo e Rita non dissero una parola. Rimasero allibiti da quello che avevano appena sentito dire alla loro figlia. Rita spalancò la bocca, non riusciva a credere a quello che Oriana aveva appena detto. - Oriana, ma… C… Cosa stai… dicendo? – disse la donna. - Quello che ho detto mamma… Voglio andare a vivere in Germania. - Oriana! Ma tu sei pazza!!! Ma come ti salta in mente una cosa del genere??? – disse Rita alzandosi in piedi. - Mamma io non posso farci niente… Non posso stare senza di lui! – - Non è vero! Questa è semplicemente una stupida fissazione!! Finirà come tante altre cose, che le hai iniziate e mai finite! Ma non ti lascerò andare via così! Te lo scordi!! Tu resti qui con noi!! – gridò la donna, e dopo aver detto questo andò via sbattendo la porta. Oriana a quel punto scoppiò a piangere e andò a rifugiarsi tra le braccia di suo padre, che fino a quel momento non aveva detto ancora niente. - Papi!! – disse Oriana piangendo. - Tesoro mio… Non fare così… Devo ammettere che quello che ci hai detto mi ha lasciato davvero senza parole… - - Papi! Lo so! Ma c’era bisogno di fare così? Perché mamma ha fatto così? E poi non è vero che è una fissazione! Io su queste cose non scherzo papà!! Sono così da una vita, perché non mi crede? – disse Oriana tra le lacrime. - Tesoro… Ascoltami… Non puoi lasciare la scuola, e poi non sapresti nemmeno dove andare a vivere… Sarebbe come mandarti allo sbaraglio… - - Papà… Ho pensato a tutto… La scuola la posso finire lì con un progetto scolastico, nel mio istituto c’è una ragazza Austriaca che frequenterà in Italia il quarto e il quinto anno delle superiori… - - Beh… con il tedesco non credo che avresti problemi, da quanto ho sentito lo sai parlare benissimo… - - E poi andrei a vivere ad Halle con Georg… Ha una casa tutta sua, e non avrei problemi di nessun genere… E poi ad Halle c’è pure l’università, alla quale mi iscriverei subito dopo essermi diplomata… Per il resto avrei tutto sistemato… Non sarei da sola papà… - - Tesoro… Vedo che hai pensato proprio a tutto… Ma io non conosco questo ragazzo… - - Come no?!?! – - Cioè si… Ma non lo conosco di persona, non so che carattere ha, che tipo è, se è affidabile… - - Papà… Ti fidi di me? Credimi, è la persona più dolce, più premurosa, più affidabile di questa terra… Altrimenti secondo te sarei stata via per tutto questo tempo? – - Beh… Hai ragione… Ma io come farei senza di te? – - Papino ma ci potremmo vedere tutte le volte che vogliamo! E poi sarebbe come se fossi all’università… Tanto lo sapete che io a Palermo non ci sarei mai andata… E che l’università più vicina tra quelle che ho preso in considerazione è Roma… - - Tesoro… - - Papà… Tu cosa ne pensi? – - Tesoro… Non lo so… Mi sembra una pazzia… - - Lo so, infatti è una pazzia… Ma io senza Georg non posso stare papà… Mi capisci? – - Si tesoro… Ti capisco… - - Almeno tu mi stai facendo parlare, mi stai facendo dire quello che penso… Ma l’hai vista la mamma come ha fatto? – - Ory, lo sai com’è tua madre… - - Si ma non è giusto! Non ha voluto sentire ragioni! – - Fai una cosa… Prova ad andare a parlarle… Però asciuga queste lacrime… D’accordo? – - Oddio… Va bene… Ci proverò… - Oriana salì lentamente le scale, e arrivò davanti la stanza di sua madre. Bussò piano ed aprì piano la porta. - Mamma… Posso entrare? - Sua madre era coricata e non disse niente. A Oriana faceva malissimo quando non le rispondeva, si fece forte e si sedette sul letto dal lato di suo padre: - Mamma… Possiamo parlare? - Rita si girò di scatto e disse: - E di cosa vuoi parlare?? Del fatto che te ne vuoi andare in Germania per vivere con il tuo amore?? E di me??? E di noi??? Non te ne frega niente?????? – - Mamma non è vero che non me ne frega niente di voi! – disse Oriana iniziando a piangere – E allora? Quando sarei dovuta andare all’università avresti fatto così?? – - No, perché ti avrei fatta andare a Palermo! – - Come?? Tu lo sai che all’università di Palermo non ci voglio mettere piede!! E ve l’ho sempre detto a te e papà! – - Certo… E pensi che ti avrei fatta andare a Roma? O a Bologna??? – - Mamma ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?? – - Ma ti rendi conto invece di quello che ci hai detto tu? Mi vuoi lasciare per andartene con un ragazzo! – - Mamma ma è così che deve essere! Un giorno mi dovrò sposare, farmi una vita… Non potrò mica restare con voi per sempre! – - Si ma non ora! Non a diciassette anni!! Non posso lasciarti andare! Non adesso! Non così!! – - Ma così come! Mamma ho tutto sistemato! – - Non è vero! – - Basta… Io non ce la faccio più… Tu non capisci che io… - Oriana non riuscì a finire la frase che un’altra di quelle fitte allo stomaco la sorprese. Si alzò di scatto dal letto ma fu uno sbaglio, perché ebbe un mancamento e cadde a terra svenuta.
CAPITOLO 35 - Oddio!! Oriana! Oriana! – disse la madre di Oriana precipitandosi su di lei – Giacomo!!! Giacomo!!! Ti prego vieni qui!! - Il padre di Oriana nel sentire la moglie gridare si precipitò nella stanza e vide la donna seduta a terra che stringeva Oriana, ma Oriana non dava segni vita. A quella vista Giacomo impallidì. - Cosa è successo? – disse il padre cercando di far rinvenire la figlia. - Stavamo discutendo… E tutt’a un tratto si è stretta la pancia ed è caduta a terra! Io… - Giacomo prese in braccio la figlia e la distese sul letto. Ma ancora Oriana non si riprendeva. Marco, che aveva sentito le urla della sua mamma accorse, entrò nella stanza e vide la sorella svenuta, ma non fece in tempo a capire. Allora Rita lo prese velocemente per mano e lo portò via. - Mamma!! Ma cosa è successo? – disse il piccolo. - Niente tesoro, la sorellina si è addormentata e papà ora la porta a dormire… - disse la donna in un modo poco convincente. - E allora perché piangi? – - No tesoro, non piango! Dai andiamo a dormire! – La donna mise il bambino a letto, aspettò che si addormentasse e tornò subito nella sua stanza per vedere se Oriana si era ripresa. Si sentiva in colpa per quello che era successo, in fondo stavano litigando quando sua figlia è svenuta. Ma prima d’ora non era mai successa una cosa del genere… Ogni tanto madre e figlia avevano delle discussioni, ma la figlia non era mai arrivata a svenire… Si sedette accanto al corpo immobile di Oriana e cominciò ad accarezzarle il viso piangendo. - Giacomo, perché non si sveglia? Perché? – disse la donna in preda al panico. - Calma Rita, chiamo subito la guardia medica. – Giacomo prese il telefono e compose il numero della guardia medica locale. Spiegò velocemente il problema al medico che rispose e questo dieci minuti dopo arrivò, ma Oriana non si era ancora svegliata. - Da quanto tempo è priva di sensi? – chiese il medico misurandole la pressione. - Ormai saranno più di venti minuti… - rispose Rita, tra le lacrime. Il medico notò che la pressione era molto bassa, fece un’iniezione alla ragazza e le controllò i battiti cardiaci. Dopo pochi minuti Oriana si svegliò e cominciò a riprendersi. - P…papà… - disse la ragazza. - Tesoro sono qui! Come stai? – - Mi gira la testa… - - Ora passa tesoro, ora passa… - Rita, vedendo che la figlia si era ripresa, si mise a piangere dal sollievo e andò a sedersi accanto a lei, accarezzandola e stringendole la mano. - Tesoro mio che spavento che mi hai fatto prendere… - - Mamma ma che è successo? – - Tesoro ti sei sentita poco bene… E sei svenuta… Ma adesso stai meglio, non ti preoccupare. – Intanto il medico e Giacomo erano usciti dalla stanza, e il padre della ragazza disse: - Allora dottore, che è successo a mia figlia? - - Ha avuto un forte calo della pressione… Ma sta bene fisicamente? – - Si… - - Ma è successo qualcosa ultimamente che può averla turbata…? – - Beh… Mia moglie mi ha detto che lei e Oriana stavano discutendo animatamente, quando a un certo punto Oriana si è stretta la pancia ed è svenuta… - - Mmmh… Probabilmente lo svenimento è dovuto alla discussione che aveva avuto sua figlia pochi minuti prima… La cosa strana è che si sia stretta la pancia… Comunque per adesso non dovrebbero esserci più problemi, tenete la ragazza a riposo ed evitate di mandarla a scuola domani, e se ha bisogno può alzarsi dal letto, ma sempre con moderazione. Se eventualmente dovessero ripetersi episodi del genere chiamatemi subito. – - Va bene dottore… La ringrazio di cuore! – - Si figuri, arrivederci! – Dopo che il medico se ne fu andato, Giacomo tornò dalla figlia. - Allora tesoro, come stai? - - Meglio papi, meglio… Mamma mia, non ero mai svenuta prima d’ora… - - E vedrai, non succederà più! Che ne dici, vuoi dormire qui con la mamma per questa sera? – - Ma no! Non c’è bisogno! Voglio dormire nella mia stanza! Insomma, non ci dormo da tanti giorni… - e dicendo quella frase le tornò alla mente Georg, e il motivo per la quale era svenuta. Restò immobile per alcuni secondi, dopo di che alcune lacrime uscirono dai suoi occhi. Sua madre aveva capito che Oriana aveva ricordato tutto e le disse: - Tesoro… Ti prego, perdonami!! – e iniziò a piangere. - Mamma dai non fare così… Ne riparleremo in un altro momento. – - Va bene… - - Papi mi porti nella mia stanza? – - Certo tesoro. – L’uomo la prese in braccio e la adagiò sul suo letto. Le diede un bacio sulla fronte e se ne andò. Tornò nella sua stanza e serio si rivolse alla moglie: - Si può sapere cosa diamine le hai detto per farla svenire??? - - Io… Le stavo dicendo che non poteva andarsene… Non così… - - E basta? – - Beh si… Poi però mi è scappata una cosa… - - E cioè? – - Le ho detto che… Non l’avrei mai fatta andare a Roma all’università ma a Palermo, così era più vicina… - - Rita ma ti rendi conto? Non puoi tenerla segregata! Deve fare le sue scelte, le sue esperienze! E poi insomma! Non l’hai nemmeno fatta parlare! Devi imparare ad ascoltare di più le persone che ti stanno accanto, non ad imporre le tue decisioni!! – - Lo so! Ma io come faccio senza di lei? – - Non starà con te per tutta la vita! Arriverà un giorno… Quando lei deciderà di andare a vivere da sola, di sposarsi… Ed è così che deve andare! Non puoi frenarla! – - Si ma non posso mandarla in Germania a diciassette anni!! La mia bambina!! – - Vedi… È qui che ti sbagli… Non è più una bambina… - - E cosa vorresti dirmi? Che la vuoi accontentare?? – - Ti sbagli anche qui… Questo non è un capriccio da accontentare… È quello che vuole… E credimi… Io, al contrario di quello che hai fatto tu, l’ho ascoltata e ha davvero pensato a tutto… Dalla scuola a dove vivere… Ha organizzato tutto… - - Ne parliamo domani? Sono stanchissima… - - D’accordo… Buona notte… - - Buona notte caro… - E tutti si addormentarono, chi più chi meno tranquillamente, sperando che il giorno seguente fosse più tranquillo. Ma qualcosa di importante aspettava Oriana…
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