| Raga scusate scusate!!! Dovevo postare ma sono arrivate le mie amiche in netto anticipo e sono dovuta uscire con loro!! Scusatemi!! Per farmi perdonare posto tre capitoli tutti insieme... Buona lettura e scusatemi ancora!! *me si strappa i capelli per non aver più potuto postare*
CAPITOLO 19 Bill, Gustav e Tom erano seduti poco più avanti: Tom accanto al finestrino, Gustav al centro e Bill nel posto accanto Gustav. Tom si era addormentato con l’Ipod acceso. Bill in quel momento si girò verso Georg e Oriana e li vide mentre si baciavano con passione; sentì una stretta al cuore, e adesso andava capendo cos’era: gelosia. Perché? Perché forse si stava innamorando di Oriana anche lui… Si rigirò e Gustav gli disse: - Bill… Tutto ok? - - Si… Perché? – rispose Bill. - Bill senti… Quando tu e Oriana siete caduti… Mi è sembrato che tu la volessi baciare… Dimmi che mi sbaglio… - Bill prima di rispondere si accertò che il fratello stesse dormendo; si, dormiva, ma anche se fosse stato sveglio, il volume della musica che ascoltava era così forte da impedirgli di sentire quello che Bill stava per dire. - No Gustav, purtroppo non ti sbagli… È così… Era così vicina a me… - - Bill non ti sarai mica… - - Gustav io… Io… Credo di provare qualcosa per lei… - - Oddio Bill… E lei lo sa? – - Assolutamente no, e non deve venire a saperlo. Lei ama Georg, per lei sono il suo migliore amico, e se venisse a sapere una cosa del genere non credo che sarebbe più spontanea come adesso… Voglio che continui a sapere che su di me può sempre contare… - - Si Bill, ma tu come farai? Non sarà facile per te… - - Non lo so Gusty, devo ancora capire bene quello che sento… -
Arrivarono a Monaco un’ora dopo, ma prima di andare nello studio della Universal si fermarono in un ristorante per pranzare. Mezz’ora dopo stavano già provando e ritoccarono qualche piccola imperfezione in un brano. Le restanti canzoni erano perfette, e le prove quel giorno finirono in meno di un’ora. I ragazzi andarono nel loro hotel, il Plaza Hotel, presero le camere e sistemarono i loro bagagli. Tom e Bill avevano avuto di nuovo una stanza doppia, Gustav aveva una stanza singola e Oriana e Georg erano in una stanza doppia anch’essi. Si riunirono tutti nella stanza dei gemelli, e si misero a chiacchierare tra loro. Discutevano del concerto, delle prove andate a meraviglia e stavano decidendo cosa fare quella sera. - Che ne dite di andare al cinema? – propose Gustav. - No Gustav! Il cinema no! – disse Bill ridendo. - E allora? Hai qualcos’altro da proporre? – In quel momento un cellulare squillò. Una suoneria prolungata. Era il cellulare di Oriana. La ragazza si sentì morire, perché si immaginava chi potesse essere: i suoi genitori. Nella stanza piombò il silenzio: la ragazza guardò il display: mamma. I ragazzi guardavano Oriana fissare quel cellulare come se non le appartenesse, 5, 6, 7 squilli… Non capivano perché non rispondesse. Dopo poco il cellulare smise di squillare. Georg la guardò e le disse: - Amore perché non hai risposto? Chi era? - - Era mia madre. – rispose lei senza sollevare lo sguardo da quel cellulare. Georg capì il perché di quella reazione, e non fu l’unico a capirlo, anche Bill se ne rese conto. Il telefono riprese a squillare, era di nuovo sua madre. Intervenne Tom: - Ory, forse dovresti risponderle…? - Come un’automa Oriana rispose al telefono. - P…pronto? - - Oriana!! Santo cielo provo a chiamarti da tantissimi giorni e hai sempre il cellulare staccato! Ma si può sapere dove sei? – disse sua madre al telefono. - Mamma io… Io sono ancora a… Milano… - - Il punto è proprio questo! O torni da sola o ti vengo a prendere io! Ma insomma si può sapere cosa fai ancora lì? – Georg aveva intuito cosa le stesse dicendo la madre, e la incoraggiò con lo sguardo a dirle la verità. Oriana iniziò a piangere. - Mamma io non posso tornare a casa perché… - - Tesoro ma perché piangi? Cosa è successo?? – - Mamma io sono qui con… Con il mio ragazzo… - - Cosa?? E da quando tu sei fidanzata con un ragazzo di Milano??? – - Da un po’ di tempo ormai… E non è di Milano… - - Oriana non dirmi fesserie! E chi sarebbe questo ragazzo? – - So che non mi crederai… - - Chi è? – - Mamma… Lui è… Georg Listing… - Silenzio. Le lacrime scesero più velocemente sulle guance di Oriana. - Ma stai scherzando??? Oriana lui è solo un tuo sogno! E come l’avresti conosciuto? - - Eravamo nello stesso hotel… E ci siamo incontrati per caso… - - Oriana non riesco a crederti! – - Lo sapevo che non mi avresti creduta… Io torno giorno 18 mamma, e basta. E quando tornerò avrò anche una cosa importantissima da dirvi, una decisione che ho preso, e nessuno riuscirà a impedirmelo! E allora se vuoi tutta la verità non sono a Milano, sono a Monaco di Baviera!!– Chiuse la conversazione con la madre e spense il telefono.
A 2500km di distanza da Monaco, la madre di Oriana riprovò a chiamarla: irraggiungibile. Posò sconfitta il telefono e andò nel salotto, dove suo marito stava guardando la televisione; non aveva sentito la conversazione tra sua moglie e la figlia, ma doveva esserne messo al corrente. - Giacomo… Devo parlarti… - - Dimmi Rita! – rispose il padre di Oriana spegnendo il televisore. - Ho appena parlato con nostra figlia… E mi ha detto una cosa che mi ha lasciata di stucco… Non so se crederle o no… - - Cosa? Le è successo qualcosa? Lei sta bene? – chiese allarmato Giacomo. - Lei a quanto pare sta benissimo… E non torna prima perché… Perché si è fidanzata… - - Cosa?!?!?!? Si è fidanzata??? – - Già… - disse Rita – ma la cosa incredibile è… che… il ragazzo è… Georg Listing… - - COSA?!?!?!?!? Ma ti ha detto proprio così?? Il bassista dei Tokio Hotel?????? – - Già… E non è tutto… Non è a Milano… - - Non è a Milano?? E dov’è?? – - A Monaco di Baviera… Con lui… E a questo punto credo che sia con i Tokio Hotel… Se è vero quello che dice… - Giacomo restò immobile per alcuni secondi; non riusciva a credere alle sue orecchie. No. Non poteva essere. Sua figlia, la sua principessa, era a Monaco di Baviera con il bassista dei Tokio Hotel. E aveva fatto tutto di nascosto. Non poteva essere. Non gli aveva detto niente. Si dicevano sempre tutto loro, padre e figlia. Avevano un rapporto fatto di reciproca stima e fiducia, di affetto infinito; era da lui che Oriana andava ogni volta che aveva bisogno di sfogarsi, o quando aveva paura. Gli tornarono alla mente ricordi del passato, quando aveva accompagnato sua figlia la prima volta dal dentista: lei aveva una gran paura e voleva che lui le stesse accanto: gli tenne la mano per tutto il tempo. Pensò ancora a quando, più piccolina, correva giù per le scale quando tornava dal lavoro per andarlo a salutare. O ancora… - Giacomo… - la voce di sua moglie lo distolse dai suoi pensieri. - Si? – - Cosa facciamo? Non possiamo nemmeno chiamarla, ha il cellulare staccato… Davvero non so cosa fare! – - Aspettiamo che chiami o quanto meno ogni tanto proviamo a chiamarla per vedere se ha acceso il telefono… - - Ma tu ci credi che è a Monaco? – - Lo scopriremo subito. Prendi il tuo cellulare e vedi quanto credito hai. Ricordi il credito che avevi prima di chiamarla? – - Beh si. – - Controlla adesso. – Rita controllò: aveva 10€ in meno. - Ho 10€ in meno! - disse allarmata - Allora diceva la verità… Quanto siete state al telefono? – - Pochi minuti… - - Ha detto la verità: è all’estero. – disse Giacomo impassibile. - Oddio! La mia bambina! E adesso che faremo!! – Rita scoppiò a piangere e si rifugiò tra le braccia di suo marito. - Dai, giorno 18 è vicino… - - E se decidesse di non tornare? – - Ma non dire sciocchezze! Certo che tornerà! – Ma lui aveva un’altra paura. Non che la figlia non tornasse… Ma che tornasse per dirgli addio…
CAPITOLO 20 A Monaco, dopo la telefonata, nessuno ebbe il coraggio di parlare; Oriana era a un passo dal piangere ma si fece forza e resistette. Georg le andò vicino e l’abbracciò: - Stai tranquilla, andrà tutto bene… - le disse lui accarezzandole il viso. Oriana era immobile. Da come le aveva parlato sua madre era chiaro che non le aveva creduto, ma soprattutto adesso era sempre più convinta che non l’avrebbe mai lasciata andare. Oriana aveva bisogno di stare un po’ da sola e si alzò: - Ragazzi scusatemi, vado nella mia stanza… - - Amore vuoi che venga con te? – le chiese Georg. - No amore, stai tranquillo, voglio riflettere un po’. – - D’accordo. – E uscì dalla stanza. Erano rimasti i quattro ragazzi, un po’ sconvolti da quello che era successo prima: erano tutti tristi per quello che stava accadendo a Oriana, d’altra parte si erano affezionati tutti a lei, ormai era parte integrante delle loro vite… Georg a quel punto disse: - Ragazzi… È tutta colpa mia… - - Georg ma cosa dici?? – chiese Bill mentre gli altri due ragazzi ascoltavano. - Si Bill… Sta passando tutto questo a causa mia… Se non mi avesse mai conosciuto sarebbe stato meglio per lei… A quest’ora sarebbe a casa sua, a vivere la sua vita… Ma chi sono io per farle cominciare tutto da zero? Le ho scombussolato la vita, ma chi sono io per farle questo? – - Ah Georg… Vuoi sapere chi sei? Sei la persona più importante per lei. Altrimenti non farebbe tutto ciò, non si metterebbe contro tutto e tutti per te… Georg… Lo fa perché ti ama. – e dicendo questo Bill si rattristò sentendo le sue stesse parole, perchè quella era la verità. - Anche io la amo… Ma è proprio per questo: non sopporto l’idea di vederla soffrire! – - Vuoi che vada a parlarle un po’? – - Se ti va… Io preferisco restare qui, voleva riflettere un po’… - - Io provo a parlarle, casomai torno, non c’è problema. – - Grazie Bill… - - Figurati Georg… - Detto questo, Bill uscì dalla sua stanza e andò a bussare alla porta di Oriana. Oriana stava piangendo, ma andò ad aprire la porta senza guardare chi fosse e tornò a testa bassa a sdraiarsi sul letto, continuando a piangere. Bill non riusciva a vederla così, fragile, debole… Non era da lei, lei che gli era stata da supporto per tutti i momenti in cui aveva avuto bisogno… Si sdraiò accanto a lei e l’abbracciò da dietro. Oriana capì solo in quel momento che la persona che le stava accanto era Bill, e continuando a piangere gli strinse la mano che lui delicatamente aveva cinto attorno al suo ventre. Adesso le stava accarezzando i capelli e lei, sempre di spalle, si stava calmando; le lacrime non rigavano più il suo viso, e il respiro si stava facendo sempre meno affannato. A quel punto si girò e senza dire niente abbracciò Bill e gli sussurrò: - Bill, ma come fai a calmarmi così? - - Piccolina non lo so… Sei tu che sei forte… E prima lo sei stata tantissimo! Hai affrontato tua madre! Vedrai che tutto andrà per il verso giusto… - - Ti credo Bill… Io mi fido di te… Tu per me sei troppo importante, e non voglio perderti, mai… - - Non succederà mai piccola, non potrei mai sopportare di perderti… - Oriana si strinse ancor più forte a lui, tanto che lui poteva sentire il delicato profumo della sua pelle. Bill continuava ad accarezzarla e nel frattempo la teneva stretta a sé, facendole capire che non sarebbe mai stata sola. - Sai che facciamo adesso? – disse Bill. - Cosa? – chiese Oriana. - Andiamo a fare un giro al centro, magari ci prendiamo qualcosa e poi vediamo cos’altro fare, che ne dici? Te la senti? – - Va bene! Allora io mi preparo! – - Ok! Io vado di là ad avvertire i ragazzi. – - Bill… Potresti dire a Georg di venire qui? – - Certo piccolina! – - Bill grazie di tutto… - e dicendo questo portò la mano sul viso di Bill, lo avvicinò a sé e gli diede un dolcissimo bacio sulla guancia. Bill si sentì morire in quel momento… - Ma per così poco… - e uscì dalla stanza.
Il ragazzo andò nella sua stanza dove c’erano suo fratello, Georg e Gustav. Entrando, Georg gli chiese subito notizie di Oriana, e Bill rispose: - Adesso sta meglio, ha chiesto di te, vuole che vada da lei… - - Ci vado subito… - e il bassista uscì dalla stanza. - Ragazzi che ne dite, andiamo a fare un giro in centro? – disse Bill - Si dai, così magari Oriana si svaga un po’… - - Lei ha già accettato, si sta preparando. – - Bene! Allora vado a prepararmi anche io, ci vediamo nella hall! – disse Gustav. - A dopo! – risposero i gemelli.
Nella stanza di Georg e Oriana… - Allora amore come stai? – disse Georg entrando. - Meglio amore, è tutto passato… Scusami per prima… - - Tesoro, ma scusarti di cosa! – - Beh, ultimamente mi vedi solo piangere… Non deve essere un bello spettacolo… - - Amore ma tu sei sempre bellissima, solo che mi dispiace vederti soffrire, a causa mia poi… - - Liebe, non è a causa tua, sono io che sono troppo emotiva, ma adesso ho deciso: andrò a casa giorno 18, farò i bagagli e partirò, con o senza il consenso dei miei genitori. Loro non possono decidere per me, mi trasferirò in Germania e nessuno mi potrà fermare! – - Ory ma… Hai sentito tuo padre? – - Mio… mio padre? No… - - Eh, hai parlato solo con tua madre, non sai cosa pensa lui di tutta questa storia… E poi lui non sa niente… - - Si, come no… Mia madre gli avrà già detto tutto… - - Perché non provi a parlare con lui? – - Già… Forse lui mi capirebbe di più… Sai, io e lui abbiamo un rapporto bellissimo, ci diciamo sempre tutto, mi fido ciecamente di lui, è il mio sostegno… E lui mi vuole un bene immenso… Immagino quanto ci resterà male quando saprà quello che sto facendo senza averglielo detto… - - Dai, chiamalo… Io sono pronto, ti aspetto giù… E fai con calma… - - Va bene… Amore… Io ti amo… - Georg non disse niente; si riavvicinò a lei e la baciò con passione. E le disse: - Anche io vita mia… - e uscì dalla stanza.
Oriana prese il cellulare e lo accese, e subito un trillo l’avvertì che era arrivato un messaggio. Guardò il display e con sua enorme sorpresa vide che il messaggio era di suo padre. Senza pensarci due volte lo lesse: “Ciao tesoro, come stai? Ho saputo da tua madre che sei in Germania… E per di più non da sola… So che sei insieme ai Tokio Hotel e soprattutto con il loro bassista… Ti è sempre piaciuto Georg, lo so, e il fatto che tu non mi abbia parlato del vero motivo del tuo rientro posticipato mi rende molto triste. Tua madre ha provato a chiamarti tante volte, ma hai sempre il telefono staccato. Io non voglio essere invadente, voglio solo cercare di capire te e le tue ragioni, ma se tieni il cellulare staccato e non mi dici come contattarti, mi viene un po’ difficile capirti. Se hai voglia di sentirmi fammi uno squillo al telefonino e ti richiamerò io… Tesoro ricorda che papà ti vuole tanto bene.” Nel leggere quel messaggio Oriana si commosse, e fece subito lo squillo a suo padre. Appena cinque secondi dopo la chiamò. Lei inizialmente esitò a rispondere, ma lo fece. - Ciao papi… - - Ciao piccola mia, come stai? – - Io bene… E tu? – - Anche io sto bene… Tesoro ma perché non ci hai detto nulla? – - Papi scusatemi, davvero… Non mi avreste mai creduto… E poi… Credimi, è successo tutto così in fretta… Non ho pensato a niente, ho solo seguito il mio cuore… - - Ce ne siamo resi conto… Tua madre è molto in pensiero per te… - - Mi dispiace, non volevo farla stare male, le voglio troppo bene per farla soffrire… Sicuramente saprai già tutto… - - Si, ne abbiamo parlato…Allora è vero che sei a Monaco… Con il tuo ragazzo? – - Già… Papi è tutto vero… - - Georg Listing… - - Si… - - La mamma non ci credeva sai? E all’inizio a dirti la verità nemmeno io, ma poi quando abbiamo capito che eri davvero a Monaco ci siamo ricreduti… Ormai ti conosciamo: quando vuoi una cosa con tutto il cuore, la ottieni e basta… - - Papi ti giuro, non l’ho fatto di proposito… Ci siamo incontrati per caso… Era nella hall del mio albergo insieme a Gustav, il batterista, e da lì… Un autografo, quattro chiacchiere, una passeggiata e… Ci siamo innamorati… - Ma sei sicura che questo ragazzo non stia solo giocando con te? Lo capisco, è una cosa brutta da pensare, ma hai valutato questa possibilità? – - Si papà, all’inizio ci ho pensato anch’io, ma non è così: lui mi ama, e anche io lo amo… E ne ho avuto più conferme… - - E da chi? – - Beh la prima da lui… E poi ho chiesto a Bill di indagare… E mi ha detto le stesse cose che sapevo già… E cioè che mi ama davvero… E poi… Poi ve ne parlerò quando ritornerò a casa. – - Tesoro ma hai conosciuto anche gli altri ragazzi? – - Eh si, e Bill è diventato il mio migliore amico! – - Sembra strano sentirti parlare di Bill così… Chi l’avrebbe mai detto che saresti riuscita davvero a coronare il tuo sogno? – - Già… Per me tutto questo è importante papà, capisci? Sono capitata nel loro stesso albergo per pura coincidenza, anzi a dir la verità per il nome dell’albergo, ma non immaginavo che anche loro fossero lì… - - Sono casi della vita piccola… - - Già… E per puro caso ho conosciuto loro, e soprattutto Georg, adesso mi dici come facevo a tornare a casa subito dopo il concerto? – - Si tesoro, ti capisco… Ma potevi dirlo a tua madre… - - Papà ci ho provato a dirglielo, ma mi tempestava di domande su domande, quasi non mi faceva parlare, e poi non mi avrebbe mai creduto… Per lei, il fatto di riuscire a conoscere i Tokio Hotel era un’utopia… - - Lo so, lo so… Comunque tesoro… Torni a casa il 18, vero? – - Si papà, certo che torno a casa… E avrò una cosa importantissima da dirvi… - - Allora ti aspettiamo tesoro… Ci vediamo presto. Ricorda che ti voglio bene tesoro mio. – - Anche io te ne voglio papà, tantissimo… E scusami per non averti detto niente… - - Ti capisco gioia mia… - - Papi ascolta, devi dire alla mamma che presto la chiamerò, e dille di non preoccuparsi per me e soprattutto che le voglio un bene immenso… Va bene? – - Va bene tesoro… A presto. – - Ciao. – Chiuse il telefono e si sentì molto più sollevata.
CAPITOLO 21 Si preparò in fretta e scese di corsa le scale; doveva dire ai ragazzi la bella notizia!! Arrivata nella hall, c’erano tutti tranne Gustav, che evidentemente non era ancora pronto. Georg vedendola disse: - Amore! Allora? - - Georg tutto bene! Mio padre mi ha tranquillizzata tantissimo! Adesso sono più tranquilla, le cose andranno tutte per il verso giusto! – - Amore che bello! Hai visto? – Oriana saltò in braccio a Georg che la fece volteggiare per aria. In quel momento arrivò Gustav, che vedendo quella scena disse: - Oriana! Buone notizie immagino! - - Ottime Gustav! Con mio padre ci siamo capiti! – - Vieni qui, fatti abbracciare! Sono felicissimo! – e i due si abbracciarono. Georg “ristabilì l’ordine” con un leggero colpetto di tosse e Gustav ridendo gli disse: - Tranquillo amico, non te la rubo mica! - E scoppiò una risata tra i ragazzi. Anziché uscire, restarono ancora un po’ a chiacchierare su un divanetto, e Bill ne approfittò per parlare con Oriana: - Piccola hai visto che si sta risolvendo tutto? - - Si Bill, ancora non ci credo! Però i miei non sanno della mia decisione… Ma mio padre capirà sicuramente… E farà ragionare mia madre… Si: andrà tutto bene! – Detto questo si abbracciarono. Tom era anch’esso contentissimo che la sua amica avesse trovato un po’ di serenità, e si propose di fare quattro chiacchiere con lei più tardi. In quel momento gli venne un’idea: - Ragazzi! Mi è venuta un’idea! - - Dicci Tom! – rispose Oriana. - Stasera fa piuttosto freddo qui a Monaco… Che ne direste di andare a fare un giro nei dintorni della città… con il tour bus?? – - Con il tour bus???? – disse Oriana. - Si! – rispose Tom – che ne dite? – - Bella idea fratellino! Anzi bellissima!! – disse Bill. - Si dai andiamo!! Grande Tom! – dissero gli altri. - Eheh, modestamente… Ory tu non hai mai visto il nostro tour bus vero? – chiese Tom. - No! Sono curiosissima! Ne ho sentito parlare, è come una specie di casa…? - - Beh si, ma non è la stessa cosa di una casa vera e propria… Una casa è sempre una casa! – - Eh si! –
I ragazzi telefonarono all’autista che non potè fare altro che accontentarli, e mezz’ora dopo erano già sul tour bus. Vi salirono e Georg mostrò a Oriana i vari ambienti dell’autobus: al piano di sotto cucina, salottino e bagno, e al piano di sopra i letti, un divanetto e la televisione. Era troppo bello! Partirono senza una meta e si sedettero nel salottino a chiacchierare e scherzare come facevano sempre. Bill comunicò a tutti che il concerto sarebbe stato mandato in onda in diretta su All Music, e tutti ne furono molto entusiasti. A un certo punto Georg disse: - Ory, ti dispiacerebbe venire su con me un momento? Devo farti vedere una cosa. - - Certo amore! Ragazzi scusateci un momento, torniamo subito! – - Tranquilla! – dissero gli altri, e i due salirono. Salirono al piano di sopra e Georg chiuse la porta a soffietto. - Che c’è amore? - disse Oriana. La risposta di Georg fu veloce e diretta: un sorriso e un appassionato bacio sulle labbra. Oriana si abbandonò totalmente a quel bacio così inaspettato e si lasciò trascinare sul letto da Georg, ma ebbe un attimo di esitazione: - Amore… che vuoi fare? - - Voglio te, Liebe! – le disse sorridendole con quel sorriso che avrebbe stregato il mondo intero. - E se ci sentono? – - Non ci sentiranno, stai tranquilla… - - Sicuro? – - Certo… - - E se qualcuno sale? – - Non salgono… - - Mi vuoi proprio eh? Non è da te rischiare così! – - Sei irresistibile stasera! Questa gonnellina poi è meravigliosa… - disse il ragazzo con tono malizioso. - Ah si? Ti piace? – - Si… - disse lui cominciando a togliergliela delicatamente. Oriana si mise a ridere e disse: - Ma se ti piace perché me la stai togliendo? - - Eh… Ora lo vedrai… - Detto questo si mise delicatamente sopra di lei e cominciò a baciarle il collo, cosa che a lei piaceva da morire… Erano di nuovo insieme, uniti da un amore forte, indescrivibile, unico e indistruttibile. - Oriana, ti giuro ti amo da morire… - disse Georg tra i sospiri. - Georg anche io ti amo… Ti prego non lasciarmi mai! – - Sarei uno stupido se lo facessi… - Il ragazzo inarcò la schiena e Oriana lo strinse forte; gli mise le braccia al collo e chiuse gli occhi, lasciandosi trasportare da quell’onda d’amore che non aveva mai provato prima. Georg la guardava e la stringeva, adorava quella ragazza, e le accarezzò il polso dove portava il braccialetto che le aveva regalato. Si guardarono sorridendo ma in quel momento un botto proveniente dal piano di sotto interruppe il loro amore. Sentirono Tom imprecare contro qualcosa e Gustav parlare… Si ricomposero e scesero, e la scena che gli apparve davanti li lasciò di stucco: Bill, Gustav e Tom erano tutti a terra, l’uno sopra l’altro, e Georg li guardò stupito: - Ragazzi ma… Vi ha dato di volta il cervello?!?!? Ma che fate? - chiese il bassista. - Niente Georg, abbiamo fatto una scommessa, dovevamo fare una piramide umana e invece siamo caduti come cretini!! – rispose Tom ridendo a crepapelle. Quella risata contagiò anche Oriana, poi fu il turno di Gustav e alla fine di Georg, tutti ridevano tranne Bill; la ragazza se ne accorse e si chinò su di lui: - Bibi che c’è? - - Niente… Tom mi è caduto sul polso… E mi fa male… - rispose Bill. - Fammi vedere… - In effetti il polso di Bill era molto arrossato e un po’ gonfio, allora Oriana si alzò, andò a prendere da una cassetta di pronto soccorso una pomata e una garza e fasciò il polso a Bill. Gli altri ragazzi guardavano la scena, e Tom capì di essere stato lui solo in quel momento: - Bill, scusami, io… non l’ho fatto apposta! Bill scusa scusa scusa!! - - Tom ma non l’hai fatto mica apposta, tranquillo fratellino! – Oriana finì di bendare il polso a Bill e quest’ultimo le chiese: - Ory ma sei bravissima! Non mi hai fatto nemmeno un po’ di male! Potresti fare il medico! Grazie mille!! - - Figurati, per così poco…! In effetti è il mio sogno fare il medico… Ma per adesso mi limito a bendare il polso al mio cantante preferito… E il chè non è poco! – e gli fece l’occhiolino. – Ti passerà in fretta, stai tranquillo! - I cinque ragazzi girovagarono per la Baviera ancora per un’ora, e quando si stancarono chiesero all’autista di riportarli in albergo. Arrivati a Monaco scesero dal Tour Bus ed entrarono nel loro Hotel. A quel punto Bill disse: - Ragazzi allora domani mattina abbiamo le prove, mi raccomando, alle nove in punto dobbiamo avviarci d’accordo? – disse questo e si girò verso Georg. - Si si d’accordo… Alle nove in punto qui… - rispose il bassista ridendo. - Allora a domani… Buona notte ragazzi! – - Bill ascolta, non togliere la benda fino a domani mattina, va bene? – gli disse premurosamente Oriana – domani ti controllo il polso… - - Certo dottoressa! – - Wow! Dottoressa! Suona bene detto a me vero? – - Eh si! Buona notte a tutti! – e tutti si avviarono verso le proprie camere.
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