TOKIO HOTEL Die Besten Für Immer ¬ online since 03.06.2007. (The 1st forum on Forumcommunity)

Zimmer 483, <<... La mia prima FF!!... >>

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VaNnA...TH
view post Posted on 10/2/2008, 22:05




belluuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
 
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°+.Very°Sekunden.+°
view post Posted on 11/2/2008, 15:58




woooooooooooow trooppooooooo bellooooooooooooooooooooooooooooooo continuaaa
 
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Ory90
view post Posted on 13/2/2008, 00:29




Rieccomi!!! Due capitoli freschi freschi!! Buona lettura! Raga... Vi ringrazio davveo per il sostegno che mi date... Ve ne sono molto grata, davvero!! Grazie grazie!!!!

CAPITOLO 26
Subito dopo pranzo i ragazzi salirono nelle rispettive stanze, fecero i bagagli e scesero nella hall. Lì c’era il loro autista che li aspettava, e appena li vide gli chiese:
- Allora ragazzi, possiamo andare? -
- Siete tutti pronti? – chiese Bill ai ragazzi.
- Si… - dissero i ragazzi uno alla volta.
- Bene! Allora incamminiamoci! Milano ci aspetta! – Disse l’autista sorridendo. Ma quel sorriso non riuscì a contagiare nessuno dei cinque ragazzi, tanto meno Oriana. Uscirono tutti e lei restò ultima: si voltò un’ultima volta verso la hall di quell’albergo cercando di imprimere nella sua mente tutti i momenti bellissimi che vi aveva trascorso, e con malinconia chiuse la porta alle sue spalle.
I ragazzi salirono nel tour bus e sistemarono le loro cose, l’autista aprì il letto per Oriana e fatto questo partirono.
Si riunirono nel piccolo salottino al piano terra e iniziarono a parlare del più e del meno… Sarebbero arrivati a Milano nella tarda mattinata dell’indomani, quindi avevano parecchio tempo a disposizione per riposarsi. Passarono tutto il pomeriggio a parlare, il paesaggio tedesco scorreva veloce e tranquillo, e nonostante fosse Novembre, un timido sole stava riscaldando a dovere quel pomeriggio che per molte persone sarebbe stato da dimenticare.
Poco più tardi cenarono, e Oriana si accorse che nonostante quello fosse un alloggio temporaneo, aveva tutti i requisiti per essere definito “casa”. C’era proprio tutto in quel tour bus, non mancava niente! C’era addirittura un computer da scrivania! Oriana restò a fissarlo per qualche secondo, Bill se ne accorse e le disse:
- Ory se ti va puoi usarlo! – disse riferendosi al computer.
- Grazie! Scommetto che ha il collegamento a Internet… -
- Si, hai indovinato… Quel computer non lo usa mai nessuno… Chissà perché gliel’hanno messo… Secondo me ruba solo spazio… -
- Vabè, un computer è sempre utile! –
- Sarà… Se vuoi puoi farci quello che vuoi! –
- Grazie Bibi! –

I ragazzi si trasferirono al piano di sopra, si misero sotto le coperte e continuarono a parlare, finchè uno ad uno non si addormentarono.
Oriana fu l’ultima ad addormentarsi, quella notte non riusciva a dormire, infatti mezz’ora dopo si risvegliò e capì che almeno per un po’ di dormire per lei non se ne parlava. Scese al piano di sotto e accese il computer. Si collegò ad internet e effettuò l’accesso al suo account di Messenger. C’erano molte persone collegate, tra cui suo fratello, che la contattò subito:
- Ciao sorellina!!! Come stai? -
- Ciao Marco! Io sto bene, e tu? –
- Sto bene anche io! Accidenti Ory, ma è vero che sei fidanzata con Georg Listing? –
- Ehm… Si… -
- Wow!! Che bello!!! Il bassista dei Tokio Hotel è mio cognato!! –
- Eh si! –
- Ory ma conosci Bill e gli altri? –
- Sisi, per ora stanno dormendo… -
- Ma adesso sei con loro??? –
- Sisi… -
- Wow!!! Ory non ci posso credere!!! Ma dove siete? –
- Per adesso siamo sul tour bus… -
- E cos’è? –
- Praticamente è un autobus a due piani. Al piano di sotto c’è un salottino, la cucina e il bagno, e al piano di sopra ci sono i letti e un divanetto… Una specie di casa che i Tokio Hotel usano per spostarsi quando devono fare i concerti in diverse città… -
- Wow! E c’è pure il computer? –
- Si… Credimi, è una casa con quattro ruote… C’è di tutto. -
- Che bello! Quindi per adesso state camminando? –
- Sisi… -
- E dove siete? -
- Siamo ancora in Germania, ma stiamo tornando a Milano… -
- Lo so, ho sentito mamma e papà che discutevano di questa cosa… Sorellina sei troppo forte! Te ne sei andata in Germania senza dire nulla! Troppo forte! –
- Beh mamma è papà non la pensano come te… -
- Lo so… Ma quando torni? –
- Dopodomani sarò di nuovo con voi. –
- Che bello! Non vedo l’ora!
- Anche io, voglio abbracciarti! –
- Dai, ci vedremo presto… Mamma mia… Non ci credo… Tu ti sei fidanzata con Georg… E io che ti prendevo sempre in giro… Che ti dicevo che non lo avresti conosciuto mai… -
- Eheh… Adesso sai che invece ci sono riuscita! –
- Ory glielo dici ai Tokio Hotel che mi fanno l’autografo? –
- Ma certo fratellino… Glielo dico… Ascolta adesso devo andare… -
- Va bene sorellina, ci vediamo presto, ti voglio bene! –
- Ciao cico, tvb! –


Spense il computer e ripensò alla chiacchierata con suo fratello: come era spontaneo! Per lui quello che aveva fatto era forte, per i suoi genitori invece folle… Diversi punti di vista…
Non aveva ancora sonno e si sedette sul divano a guardare il panorama che scorreva davanti a lei. Erano le tre di notte, e in quel momento un cartello la avvisò che aveva appena lasciato la Germania, adesso era in Austria. Tra qualche ora sarebbe entrata in Italia…
Stava così, a fissare fuori, quando sentì qualcuno scendere le scale… Era Tom.
- Ory… Non riesci a dormire? -
- Tom… Scusami! Ti ho svegliato? –
- No! Avevo sete, ho visto che non eri nel tuo letto e sono sceso qui… -
- Ah, ho capito… -
- Posso sedermi accanto a te? –
- Ma certo! Siediti! –
- Allora… Che c’è? – le disse il biondo sedendosi sul divano.
- Niente Tom… Sono un po’ giù… Sto per tornare in Italia… E non so come finirà la mia storia con Georg… Io mi vorrei trasferire in Germania… Avrei tutto sistemato… Ma i miei sicuramente non vorranno… -
- Beh… Ory è normale… Ti vorranno sicuramente un bene immenso… Sarebbe difficile per loro lasciarti andare… -
- Si Tom, lo so… Ma… Io li convincerò… Ci devo riuscire… -
- Bill mi ha parlato della tua decisione… Quindi andresti a vivere ad Halle? –
- Teoricamente dovrei… Si… -
- Immagino la felicità di Georg… -
- Già… Quando gliel’ho detto non riusciva a crederci dalla gioia… Tom… Lui mi ama… E anche io lo amo… Non possiamo lasciarci così… - disse questo e cominciò a piangere silenziosamente.
- Ory dai… Non fare così… Andrà tutto bene… Lo so che Georg ti ama… Guarda, ti posso assicurare che non l’ho mai visto così innamorato… Mai… Ti rendi conto che ti ha dedicato una canzone a un concerto davanti a tutti?? –
- Si… E il punto è proprio questo… Non lo voglio lasciare! –
- Vieni qui piccola… Andrà tutto bene… - e detto questo la accolse tra le sue braccia.
Oriana sentì una somiglianza impressionante con gli abbracci di Bill: ugualmente teneri, affettuosi e protettivi… Eppure, nonostante tutto, c’era qualcosa di diverso… Era Tom, non era Bill… Ecco l’unica differenza… Più passava il tempo, più si meravigliava di quanto quei gemelli fossero uguali… Così diversi nell’aspetto, ma così uguali dentro…



CAPITOLO 27
Oriana si addormentò dopo un po’ tra le braccia di Tom, ma il ragazzo non aveva sonno, e per non disturbarla restò sul divano. Lì vicino c’era una coperta, la prese e coprì la ragazza cercando di muoversi il meno possibile. Erano passate parecchie ore, quando Tom vide il cartello che gli dava il benvenuto in Italia. Oriana temeva quel cartello, e per fortuna in quel momento stava dormendo, così non lo avrebbe visto… Ma cosa cambiava? Al suo risveglio si sarebbe trovata in Italia… Il chè la spaventava, perché segnava una probabile fine della sua storia d’amore con Georg.
La mattina dopo, il primo a svegliarsi fu Bill, e con sua sorpresa vide che erano tutti nei loro letti tranne suo fratello e Oriana. Si vestì e scese. Li vide così: addormentati e abbracciati sul divano. Chissà da quanto tempo stavano così… Abbracciati… Bill si sentì invadere dalla gelosia, il fatto che Tom stesse abbracciando Oriana gli dava molto fastidio, perché intuì che prima di addormentarsi avevano sicuramente parlato molto… Ed era Bill che doveva consolare la ragazza, non suo fratello… Era lui il suo migliore amico… Insomma… Gli dava fastidio il fatto che Tom probabilmente quella notte aveva preso il suo posto… Ma a pensarci bene, nemmeno questo era giusto… Perché di certo Oriana non poteva essere sua…
Andò a svegliare silenziosamente Tom:
- Tom… Tom… Svegliati… -
Tom si svegliò, e vedendo che Oriana era ancora tra le sue braccia, non si mosse.
- Bill… Che c’è? Ma che ore sono? –
- Sono le sei e mezza… Ma come mai vi siete addormentati qui? –
- Ieri sera Oriana non riusciva a dormire, abbiamo parlato molto, poi si è messa anche a piangere e si è addormentata… Poi mi sono addormentato anche io… -
- Avrà dormito poco… La porto su… -
- Tu!?!?!? –
- Spiritoso… -
Bill prese Oriana in braccio e la portò nel suo letto. La ragazza non si svegliò, la coprì e scese giù dal fratello.
- Non ti sapevo così forzuto! - esclamò stupefatto Tom.
- Ora lo sai… - disse il moro un po’ freddamente…
- Bill… Che c’è? Sembri arrabbiato… Ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio? –
- No… -
- E allora che c’è? –
- Niente… Sono un po’ giù… Tutto qui… -
- Fratellino, perché? –
- Non lo so… Sono triste per Oriana… Mi dispiace da morire vederla così… -
- Dai, tutto andrà per il verso giusto… -
- Speriamo… Ma dove siamo? –
- Abbiamo passato da poco Bolzano… -
- Allora per le 11 saremo a Milano… Bene… Così Oriana potrà riposare ancora un po’… E tu sei stanco? –
- Non molto, ma mi sa che vado a coricarmi un po’… -
- D’accordo… A dopo… -
- A dopo fratellino… -
Tom salì le scale, ma prima di coricarsi guardò Oriana addormentata, le fece una carezza e si addormentò.

Alle nove Oriana si svegliò. Non capiva come mai si trovasse nel suo letto se la sera prima si era addormentata sul divano al piano di sotto. Si alzò e l’unico che dormiva ancora era Georg. Lo sapeva, lo aveva sempre saputo quanto era dormiglione il suo Georg. Si vestì in silenzio, diede un bacio a Georg e scese giù per andare dagli altri ragazzi.
- Buongiorno a tutti… -
- Ciao Ory! – dissero gli altri.
- Ti sei riposata un po’? – Le disse Tom.
- Si… - disse lei sbadigliando. – Tom ma… Chi mi ha portata su? –
- Non ci crederai ma è stato Bill! –
- Bill, davvero? –
- Si… - disse il cantante sorridendole.
- Non mi sono accorta di niente! –
- Beh, dovevi essere molto stanca… - continuò il ragazzo.
- Ma no, sei tu che sicuramente sarai stato delicatissimo… -
- Figurati! Vuoi fare colazione con noi? –
- Si! – Detto questo Oriana guardò fuori dal finestrino e si accorse di essere in Italia, anche perché i cartelli erano tutti in Italiano, e uno addirittura avvertiva che mancavano circa 300km all’arrivo a Milano.
“Devo essere forte. Basta.” si disse la ragazza. Chiuse gli occhi e si girò verso il tavolo per mangiare.
Finirono di fare colazione che erano le dieci. Georg dormiva ancora, e siccome mancava poco più di un’ora all’arrivo, Oriana andò a svegliarlo. Salì al piano di sopra del tour bus e si sedette sul letto del ragazzo che dormiva ancora.
“Amore quanto ti amo…” pensò Oriana guardandolo.
- Georg… Georg… Svegliati… -
Georg aprì subito gli occhi e vedendo Oriana davanti a sé le disse:
- Buon giorno amore mio… -
- Ciao amore! – rispose lei, e si scambiarono un tenero bacio.
- Ma che ore sono? – chiese il bassista.
- Amore sono le dieci e tra poco più di un’ora arriveremo a… Milano… -
- Beh, mi alzo subito. –
- Ok, amore ti aspetto giù… Vuoi fare colazione? –
- No, tranquilla… Tanto non ho fame… -
- Come vuoi… - la ragazza disse questo e sparì giù per le scale.
Georg scese pochi minuti dopo, salutò tutti e cominciò a racimolare tutta la sua roba. Gli altri seguirono il suo esempio e cominciarono a sistemare le loro cose. Oriana a un certo punto disse:
- Ragazzi… Mi fareste un piacere? -
- Ma certo! – dissero gli altri.
- Beh… C’è mio fratello che… Vorrebbe i vostri autografi… Glieli potreste fare? –
- Ma certamente! – disse Bill sorridendole. Prese un foglio gigante e scrisse il suo nome, poi lo passò agli altri ragazzi che fecero altrettanto.
- Ory, dai a tuo fratello queste da parte mia! – Le disse Gustav porgendole le bacchette della sua batteria.
- E questi da parte nostra! – Dissero Tom e Georg dandole i loro plettri.
- Beh… Visto che io non suono strumenti… - Disse Bill – Dagli questo. – Si sfilò il bracciale più bello che aveva e lo diede alla ragazza. Oriana si commosse, e disse a tutti:
- Ragazzi… Io… Vi ringrazio… Davvero… -
- Non devi ringraziarci di niente, anzi siamo noi a dover ringraziare te… - le disse Tom.
- E perché? – chiese lei.
- Perché… Grazie a te abbiamo passato 20 giorni bellissimi! –
- Concordiamo in pieno! – dissero gli altri.
Oriana si mise a piangere e Georg le si sedette accanto. Oriana si strinse a lui e disse:
- Ragazzi… Vi ringrazio di tutto… Incontrarvi è sempre stato il mio sogno… E conoscervi per me era una cosa che volevo con tutta me stessa… Grazie per aver realizzato i miei sogni! Vi voglio bene! -
- Anche noi ti vogliamo bene! – e si strinsero tutti in un abbraccio collettivo.

Un’ora dopo arrivarono a Milano. Scesero dal tour bus ed entrarono al Tokio Hotel, dove avevano tenuto prenotate le quattro camere che avevano avuto giorni prima . Salirono e sistemarono le loro cose, dopo un po’ si ritrovarono al ristorante per pranzare.
Dopo pranzo stettero tutti insieme in giro per Milano, e Oriana stava assaporando quei momenti che probabilmente sarebbero stati gli ultimi momenti della sua vita insieme a Georg e ai ragazzi. Le venne un nodo alla gola al pensarci, d’altra parte adesso era l’unica cosa che le passava per la testa… Pensava a ogni gesto, a ogni bacio di Georg, a ogni sorriso dei ragazzi come se fossero gli ultimi, e la cosa la faceva star male da morire. Mentre camminavano, pensava, pensava, pensava… E se i suoi non l’avessero lasciata andare? Non poteva lasciare Georg, lo amava troppo, e anche lui la amava tanto, sentiva che con lui sarebbe stata la ragazza più felice della terra. Lo sguardo le cadde sul braccialetto che il bassista le aveva regalato giorni prima e stavolta le lacrime riuscirono ad avere la meglio su di lei. Non se ne accorse nessuno, solo Georg, che senza farsi vedere dagli altri, le asciugò dolcemente una lacrima che scorreva piano sul suo viso e la strinse ancora di più a sé, per farla sentire protetta dal ragazzo che amava e che l’amava alla follia.
 
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VaNnA...TH
view post Posted on 13/2/2008, 10:50




image sono commossaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa devi continuare assolutamenteeeeeeeeee!!!
 
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~• MaReTTa •<3
view post Posted on 13/2/2008, 13:52




image image image image image image image image image image



posta sigh...:cry:

(ps ma non ringraziarciiii la tua ff è magnifica!)
 
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°+.Very°Sekunden.+°
view post Posted on 13/2/2008, 20:28




billiiiissimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
oddio continuaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
 
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~• MaReTTa •<3
view post Posted on 13/2/2008, 20:42




quoto con veryyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!!!
 
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Ory90
view post Posted on 14/2/2008, 00:36




Grazie ragazze!!! *me commossa!!*
Per ringraziarvi vi posto i due capitoli che mentre li scrivevo mi hanno fatta piangere!!!
Buona lettura!!!

CAPITOLO 28
Il pomeriggio passò velocemente, e i cinque ragazzi tornarono in albergo che erano le sette passate. Insieme riuscivano a far volare il tempo in maniera impressionante, e purtroppo era arrivato il momento per Oriana di salire nella sua stanza e sistemare tutte, ma proprio tutte le sue cose per tornare a casa. Forse per sempre.
Georg andò con lei e l’aiutò a sistemare tutto. Oriana piegava svogliatamente magliette, pantaloni, fino a quando non le capitò tra le mani quella gonnellina che aveva la prima volta che era salita sul tour bus e che a Georg piacque così tanto… Altre lacrime. Stavolta erano soli. Georg si sedette accanto a lei, l’abbracciò, e la ragazza scoppiò a piangere. Anche Georg nel vederla soffrire così cominciò a piangere silenziosamente, e tra tante lacrime il ragazzo le disse:
- Dai amore non fare così… Vedrai, andrà tutto bene… -
- E allora perché piangi? Non ci credi nemmeno tu vero? –
Il ragazzo non seppe più che dire, la strinse ancora più forte e la baciò. Oriana si abbandonò completamente a quel bacio, anche se dentro di sé sentiva che quello era uno degli ultimi baci che Georg le avrebbe dato.

Bill stava da solo nella sala dove c’era il pianoforte che aveva sentito suonare a Oriana alcune settimane prima e dove si confidarono tante cose. Gli dispiaceva da morire pensare che con molta probabilità non avrebbe più rivisto quella ragazza che gli faceva battere il cuore, che lo ascoltava, che lo confortava, che gli sorrideva… In quel momento avrebbe voluto stare un po’ da solo con lei, ma pensò che sicuramente era con Georg, e non voleva chiamarla. Anche se l’avrebbe voluta vicino a lui.
Poco dopo scesero tutti gli altri per la cena, ma Bill non si fece trovare. Stava lì, in quella saletta seduto su una poltrona al buio. I quattro ragazzi ordinarono, e Oriana subito dopo si alzò. Sapeva dove poteva essere Bill.
Andò nella saletta, entrò, e con delusione vide che Bill non era lì. Ma Bill c’era, e la vide. Oriana si girò per tornare indietro quando si sentì chiamare:
- Ory… -
- Bill! Chissà perché ma lo sentivo che eri qui… -
- Ah si? Beh… In effetti sapevo che soltanto tu mi avresti trovato qui… -
- E così è stato… Mi posso sedere vicino a te? –
- Certo, ma aspetta, mettiamoci sul divano, in questa poltrona ci staremmo stretti… -
- Non fa niente, mi metto in braccio a te. –
- Ok, come vuoi, vieni, siediti. –
Oriana si sedette vicinissima a Bill e gli prese la mano stringendola. I suoi occhi adesso si stavano abituando al buio, ed era riuscita a scorgere due lacrime che avevano rigato di nero il viso del ragazzo.
- Bill, perché piangi? –
- Ory… Scusami, ma l’idea di non vederti più mi terrorizza a morte… -
- Oh Bill… -
- Scusami, capisco che stai male anche tu… -
- Tranquillo… Dai, se vuoi quando hai tempo puoi venire a trovarmi in Sicilia con gli altri… -
- Davvero? –
- Ma certo! – disse così e scrisse il suo indirizzo in un foglio che aveva in tasca e lo diede al ragazzo.
- Tieni, qui c’è il mio indirizzo… Speriamo che non ti servirà… Spero di essere io in Germania… -
- Dai, andrà tutto bene, vedrai! –
- Lo spero Bill, lo spero… -
Bill la teneva stretta tra le sue braccia e lei si sentiva così tranquilla... Oriana si girò a guardarlo.
Di nuovo. Come qualche giorno prima all’aeroporto di Milano. Persi l’uno negli occhi dell’altra; occhi color miele si stavano fondendo con occhi di un castano più scuro, più da uomo, ma stavolta non c’era Gustav che potesse farli tornare alla realtà, non c’era nessuno, erano soli, lui e lei. Di nuovo Bill si avvicinò al suo viso, pericolosamente alle sue labbra, quelle labbra che aveva desiderato per tantissimo tempo e che adesso sarebbero potute essere sue se solo lui avesse voluto, tanto erano vicine; bastava un suo leggero slancio in avanti, chiuse gli occhi… e lo fece.
Sentiva le sue labbra incastrarsi con quelle di lei, erano così morbide… Si stava rendendo conto dell’enorme sbaglio che stava commettendo, ma era come se il suo corpo agisse da solo, non era più capace di comandarlo, e con sua sorpresa la ragazza non si ritrasse: ma quando Bill involontariamente la spinse giù, lei si riprese da quella specie di ipnosi e si rese conto dell’enorme casino in cui si erano cacciati. Si alzò di scatto dalla poltrona e Bill disse:
- Oddio piccola scusami!! -
- Bill… Ma perché mi hai baciata? – chiese lei ancora incredula e stordita da quanto era successo.
- Era un bacio amichevole… -
- Ah si? –
- Si… Ti chiedo di perdonarmi, non avrei mai dovuto… -
- Bill… Allora è vero quello che ha detto Tom… -
- Ory ti prego… -
- Bill, è vero quello che ha detto tuo fratello? –
- Oriana… Tu lo sai… Sei l’unica persona che mi è stata vicina quando ho avuto bisogno… Io con te sto benissimo… -
- Bill… Lo so… Ma… -
- Ory, io ti voglio un bene che nemmeno te lo puoi immaginare… Il bacio mi è scappato… Scusami… -
- Va bene, però non parliamone più… -
- Oriana… Io ti amo… E l’ho capito da un po’… -
- Bill ma che cosa stai dicendo? -
- Sto dicendo che ti amo… Lo dirai a Georg? –
- No… Certo che no… –
………………………………………………….
- Bill, Bill… che ti prende? -
Bill si ritrovò Oriana tra le braccia come poco prima di averla baciata.
“Ma non si era alzata?” Pensò stranito.
- Bill! Ma ti senti male? Bill! – disse Oriana un po’ impaurita.
- Ory… scusami… Io non volevo… -
- Bill ma cosa non volevi? Che hai? Sei rimasto immobile per parecchio… Sembrava che stessi male… -
Adesso Bill si rendeva conto: per fortuna aveva immaginato tutto, altrimenti sarebbe successo sicuramente un casino.
- No Ory… Scusami… Ero un po’ sovrappensiero… -
- Beh magari troppo direi… Stai bene? –
- Sisi, tranquilla… -
- Che dici, andiamo a mangiare? –
- Si, comincio ad avere fame anche io! –
E si avviarono abbracciati verso il ristorante. Georg, vedendoli arrivare insieme sentì una fitta di gelosia stringergli lo stomaco… Insomma… Preferì lasciare stare anche se dentro stava ardendo di gelosia… Ma che avevano quei due da dirsi? Mah…
Oriana si sedette accanto a lui e gli fece un sorriso così dolce che tutte le sue preoccupazioni svanirono.
Finirono di cenare, e si riunirono nella 483 per parlare tutti insieme, forse per l’ultima volta. Georg stava sempre vicino a Oriana tenendole di continuo la mano. Si fece tardi, e Oriana disse a tutti:
- Ragazzi… purtroppo si è fatto tardi e domani devo alzarmi presto… -
Bill con malinconia le chiese:
- Ory a che ora hai l’aereo? -
- Alle nove in punto… -
- Georg, l’accompagni tu? –
- Logico… - rispose il bassista.
- Non è che… Potremmo venire anche noi? – chiese timidamente Tom.
- Ma certo che potete! Mi farebbe tanto piacere ragazzi… -
- Bene, allora ci vediamo domani mattina giù nella hall alle sette e mezza, d’accordo? –
- Va bene ragazzi… Buona notte… -
- Notte Ory, notte Georg… - dissero tutti.
- A domani ragazzi. – rispose il bassista.

I due ragazzi uscirono dalla 483 abbracciati e si diressero nelle 484, la stanza di Oriana.
- Amore… Stiamo insieme? – chiese la ragazza a Georg.
- Certo tesoro… -
Entrarono nella stanza, Georg si sedette sul letto e Oriana sistemò le ultime cose nella valigia. Prese la borsa con gli oggetti che le avevano dato i ragazzi e la appoggiò delicatamente sulla valigia appena chiusa. Accese la radio e sintonizzò RDS: per pura coincidenza la canzone che stavano trasmettendo era proprio “1000 meere”.
Georg si alzò e la prese per mano: la avvicinò a sé mentre lentamente la spingeva verso il letto. Si sedettero e cominciarono a baciarsi. Oriana lo spinse con una mano, lo fece distendere sul letto e gli si mise accanto continuando a baciarlo. Probabilmente quella sarebbe stata l’ultima notte che avrebbero passato insieme, e a pensare questo alcune lacrime dispettose fecero capolino dai suoi occhi. Georg cominciò a spogliarla e anche lui pensò con dolore che forse non sarebbe mai più stato con lei. Ma lui no, non lo avrebbe permesso… Avrebbe trovato una soluzione a tutto… E in quel momento furono di nuovo insieme, tra le lacrime di lei e il dolore di lui. Ma appena finì “1000 meere” ecco che “Wherever you will go” passò alla radio. Adesso, sentendo quella canzone anche Georg cominciò silenziosamente a piangere, e le disse:
- Amore, ti giuro, andrò ovunque tu andrai… -
Oriana, sentendogli dire quelle parole, lo strinse ancora di più e lo baciò.



CAPITOLO 29
18 novembre 2007.
Oriana si svegliò prestissimo quella mattina. Aprì gli occhi e restò a fissare Georg che dormiva accanto a sé. Come avrebbe fatto senza di lui? Quel pomeriggio sarebbe tornata a casa, e i suoi genitori avrebbero saputo quello che la ragazza aveva intenzione di fare: trasferirsi in Germania.
Si alzò lentamente e si sedette accanto alla finestra, fissando con tristezza quella fredda mattina milanese che probabilmente non avrebbe visto mai più, o almeno non in quelle circostanze.
Restò così per un bel pezzo, fin quando Georg si svegliò. La vide seduta accanto alla finestra, si alzò e andò ad abbracciarla:
- Buon giorno amore… -
- Ciao tesoro… -
Un bacio. Due baci. Il terzo bacio, più desideroso, più passionale, li fece finire di nuovo su quel letto intriso d’amore, di lacrime, di gioia, di dolore. Di nuovo insieme, Georg e Oriana si stavano rendendo conto di non poter vivere l’uno senza l’altra. Sofferenza e dolore accompagnarono quel momento d’amore tra i due ragazzi, consapevoli che con molte probabilità non sarebbero mai più stati insieme come in quel momento.
Si fece tardi e, dopo essersi preparati, scesero nella hall. I gemelli erano già lì, Bill appena li vide arrivare gli andò incontro, diede un bacio sulla guancia a Oriana e salutò il suo amico. Tom fece altrettanto, in quel momento scese Gustav, e dopo aver salutato tutti, uscirono dall’albergo. Salirono nella limousine diretti all’aeroporto. Oriana per tutto il tragitto non aprì bocca: stava abbracciata a Georg, e Bill che era seduto di fronte a lei, cercava di rassicurarla con gli occhi.
Mezz’ora dopo arrivarono all’aeroporto. Oriana fece il check-in e si incamminò, accompagnata dai quattro ragazzi (che per l’occasione non avevano voluto nemmeno essere seguiti da Saki), al punto di imbarco del suo volo.
“Alitalia, i passeggeri del volo 684 delle ore 9:00 diretto a Palermo Punta Raisi sono pregati di recarsi all’uscita 4.”
Oriana si sentì morire. Quello era il suo volo. Restò immobile finchè Georg le prese le mani e le disse:
- Amore mio non fare così… Andrà tutto bene, vedrai… -
Oriana a quel punto scoppiò a piangere, un pianto così disperato che fece salire il groppo in gola anche agli altri tre ragazzi.
- Georg, e se non andrà bene niente? -
- Si che andrà tutto bene, e casomai ti giuro che una soluzione la trovo, te lo giuro amore… -
Era arrivato il momento di salutare tutti.
- Ciao Gustav… Grazie di tutto… -
- Ory, ma di cosa… - disse questo e Oriana notò che i suoi occhi si inumidirono.
- Ti prego non ti ci mettere anche tu però… - disse Oriana al batterista cercando di tirargli su il morale.
- D’accordo, scusa. Ti voglio bene! – e i due si abbracciarono.
- Ciao piccolina… - disse il chitarrista alla ragazza.
- A presto Tom, mi mancherai… -
- Anche tu, tanto… Ory grazie… Dai, ci vediamo presto… Ti voglio bene, ricordalo… Ti prego, non lo dimenticare mai… - a questa frase seguì un altro abbraccio accompagnato da tante lacrime.
Bill stava fermo a fissarla. Appena Oriana si avvicinò per salutarlo, scoppiò a piangere seguito ovviamente a ruota da Oriana che gli si catapultò tra le braccia.
- Bill!! -
- Su piccola… Andrà tutto bene… -
- Bill, casomai… Sai dove cercarmi… Per qualsiasi cosa Bill, capito? –
- Certo piccola… Grazie per tutto, grazie a te ho capito molte cose… Ci vediamo presto… -
- Ciao… -

“Alitalia, ultima chiamata per il volo 684 diretto a Palermo Punta Raisi. I signori passeggeri sono pregati di recarsi all’uscita 4 per l’immediato imbarco.”

No. Non poteva essere. Stava per andarsene. Salutò di nuovo i ragazzi e Georg l’accompagnò fino all’uscita 4, e arrivati lì l’abbracciò forte forte. Non voleva lasciarla, e dai suoi occhi cominciarono a scorrere tante lacrime.
Le diede un bacio interminabile, ma che per lei durò poco più che alcuni istanti. Un’assistente di volo che osservava la scena le disse:
- Signorina, signorina, aspettiamo solo lei… -
- Si, arrivo… -
- Ory… Fammi sapere appena arrivi a Palermo… –
- Certo amore… -
- Adesso devi andare… Vai amore… - disse il giovane bassista con il cuore in gola. Oriana lo baciò sulle labbra e sparì piangendo nel tunnel che l’avrebbe portata in quel maledetto aereo.

Georg tornò dai ragazzi distrutto. Bill piangeva ancora e Gustav stava cercando di calmarlo. Appena vide arrivare Georg cercò di calmarsi, voleva essere forte per il suo amico. Il cantante si avvicinò al bassista e lo abbracciò. Georg a quel punto scoppiò davvero a piangere, mentre l’aereo di Oriana si era appena alzato in volo. Alla vista di quell’aereo che si stava allontanando sempre più, anche Bill riprese a piangere, e gli altri due ragazzi si avvicinarono ai loro amici stringendoli in un forte abbraccio.

Dall’aereo invece Oriana vedeva la Terra allontanarsi sempre più, e con essa anche la speranza di riuscire a tornare con l’amore della sua vita.
Fortunatamente accanto a lei non c’era nessuno, così potè abbandonarsi a un pianto liberatorio. Non capiva perché tutto doveva essere così difficile… Perché era salita su quell’aereo? La sua vita accanto a Georg in quei giorni era stata bellissima, perché aveva dovuto lasciarlo? Nel frattempo le lacrime continuavano a scorrere indisturbate sul suo viso. Aveva bisogno di calmarsi, e l’unico modo per lei era sentire un po’ di musica, ma in quel momento non doveva essere musica dei Tokio Hotel, perché le avrebbe fatto troppo male… Così prese il suo Ipod e mise la scelta casuale: come se non bastasse, si ci mise anche l’Ipod ad accrescere la sua disperazione, facendo partire proprio “1000 meere”.
Oriana nel sentire quella canzone sentì una fitta lacerante allo stomaco, così dolorosa da farla piegare in due dal dolore e che le fece scorrere ancora più velocemente le lacrime su quel viso stremato dal pianto e dal dolore.
Ormai era su quell’aereo, e non poteva più fare niente…
La stessa assistente di volo che poco prima all’aeroporto la aveva invitata ad affrettarsi la vide. La giovane hostess capì il motivo di tutta quella sofferenza, e porse a Oriana un bicchiere d’acqua. Oriana quando capì che l’hostess si stava rivolgendo a lei disse:
- Oh, mi scusi… Grazie… - e cominciò ad asciugarsi le lacrime.
- Di nulla… Gradisce qualche fazzoletto? – chiese timidamente l’hostess.
- No signorina, la ringrazio… Adesso mi passa… -
- Come preferisce… Casomai chieda pure. –
- Grazie mille… Lei è davvero gentile… -
E l’hostess si allontanò.

Georg e gli altri ragazzi uscirono dall’aeroporto e si diressero verso la stessa auto che poco tempo prima aveva ospitato anche Oriana. Nessuno disse niente, e il viaggio verso il Tokio Hotel fu molto silenzioso. Quella limousine era così vuota senza Oriana che Georg si mise nuovamente a piangere. Bill era seduto accanto a lui e lo abbracciò cercando, come meglio poteva, di consolarlo. Ma non c’era niente da dire e niente da fare, così non disse niente e lasciò che il suo amico si sfogasse. Bill in quel momento si era reso conto quanto era importante quella ragazza per Georg, e anche per lui…
- Bill… Già mi manca… Come farò adesso senza di lei? -
- Tornerà presto Georg, vedrai! –
- E se non tornerà? –
- Ti ama troppo… Tornerà… E pur di tornare farà qualsiasi cosa, vedrai… -
Arrivarono al Tokio Hotel dopo un’ora. Georg entrò nella stanza 484 e ripensò a quanto amore aveva ospitato quella stanza… Tra lui e Oriana… Altra fitta di dolore, così simile ma in fondo completamente diversa da quella che aveva provato Oriana poco tempo prima su quell’aereo che in quel momento aveva appena toccato il suolo siciliano.
 
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~• MaReTTa •<3
view post Posted on 14/2/2008, 18:36




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VaNnA...TH
view post Posted on 14/2/2008, 20:52




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non ho parole ory!!!! è fantastica!!!
 
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billina'94
view post Posted on 15/2/2008, 19:32




ho pianto anche io...ory è fantastica!!!
 
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°+.Very°Sekunden.+°
view post Posted on 15/2/2008, 20:34




:cry: :cry: oddiuuu posta subitooooooooooooo
 
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Ory90
view post Posted on 16/2/2008, 21:20




Ragazze scusate per l'assenza ma in questi giorni ho avuto un sacco di cose da fare... Ecco il 30° capitolo!!!!!


CAPITOLO 30
“Signori passeggeri benvenuti a Palermo. La temperatura esterna è di 19° e la giornata è leggermente nuvolosa. Siete pregati di mantenere le cinture di sicurezza allacciate fino a quando l’apposito segnale non si sarà spento. Vi ringraziamo per aver scelto la nostra compagnia e nell’augurarvi un buon soggiorno in Sicilia ci auguriamo di avervi nuovamente a bordo.”
“Ma che me ne frega di quanti gradi ci sono fuori…” pensò Oriana, mentre l’unica cosa che voleva era tornare da Georg.
Il portellone dell’aereo si aprì e i passeggeri di quel volo cominciarono a scendere. Oriana accese subito il cellulare e mentre aspettava il suo bagaglio, mandò un messaggio a Georg, per avvisarlo del suo arrivo in Sicilia.
La sua valigia arrivò, la prese e si incamminò verso l’uscita.
Nel piazzale antistante l’aeroporto c’erano una decina di autobus di linea. Oriana salì su quello che l’avrebbe portata a casa e prima che questo partisse si addormentò.
Si svegliò un’ora dopo: era a Trapani, quindi c’erano ancora quasi due ore di viaggio. In quel momento le squillò il cellulare e vide che era sua madre. Rispose.
- Pronto? -
- Tesoro! Come stai? –
- Diciamo bene mamma… -
- Perché? Cosa è successo? –
- Niente… Lascia stare… Dimmi. –
- Tesoro dove sei? Sei ancora a Milano? Papà vuole sapere a che ora arrivi all’aeroporto di Palermo così viene a prenderti. –
- Mamma sono già in Sicilia, ho preso l’autobus e siamo ancora a Trapani. –
- Ma Oriana! Perché non ce l’hai detto? Potevamo venirti a prendere! –
- Credimi mamma… È stato meglio così… -
- Ma perché? –
- Eh, perché, perché… Ne parliamo più tardi d’accordo? –
- Tesoro, ti sento un po’ nervosa… È successo qualcosa? –
“ È successo qualcosa?? Ho lasciato l’amore della mia vita a Milano, forse non lo rivedrò mai più e mi viene a chiedere se è successo qualcosa?!?!?” pensò Oriana con le lacrime agli occhi.
- No mamma, è tutto apposto, ho solo lasciato l’amore della mia vita, che vuoi che sia… -
- Tesoro però non mi va di sentirti così… Devi fartene una ragione… La tua vita è qui… -
- No, la mia vita non è qui. –
- Ma Ory cosa dici? –
- Mamma tra meno di due ore sono a casa, ne parliamo di persona dai! Anche perché qui c’è poco campo e comincio a sentirti male… -
- D’accordo tesoro… Allora ci vediamo tra poco! –
- Si… Ti voglio bene! –
- Anche io tesoro! –

Georg era nella stanza di Oriana che piangeva confortato da Bill. Anche se Bill non riteneva di esserne all’altezza, perché in quel momento avrebbe voluto che qualcuno consolasse lui. Si fece forte per il suo amico e gli stette vicino. In quel momento il cellulare di Georg squillò.
- Georg è il tuo… -
- Si… Forse è Oriana… Vediamo… Si è lei, è arrivata un’ora fa. –
- Ah… - disse Bill. – Vuoi chiamarla? Se devi parlare con lei esco. –
- No Bill, adesso non me la sento… Mi metterei a piangere al telefono e la farei stare ancora più male… -
- Hai ragione. Stai tranquillo, non ci saranno problemi, vedrai… -
- Bill ascolta… Io… Io devo parlarti. –
- Sono qui, dimmi tutto. –
- Tu sai quanto io e Oriana ci amiamo… -
- Si… -
- Ecco… Io non posso vivere senza di lei Bill, l’ho capito… È lei l’amore della mia vita e non posso perderla così… -
- Ma non la perderai Georg! –
- E invece si, se i suoi non la lasceranno vivere in Germania si, la perderò… E capiscimi Bill… Non lo posso permettere… -
- Georg cosa vuoi dirmi? –
- Bill… Se Oriana non si trasferisce ad Halle… Vado io da lei. –
- Cosa?!? – chiese Bill incredulo.
- Si Bill… Mi dispiace, ma se lei non riesce a convincere i suoi genitori… Beh… Andrò io a vivere in Italia… Per sempre… -
- Georg… Questo vuol dire che… Lasceresti il gruppo? –
- No… Ci sarei per le prove, per i concerti… Viaggerò… Ma io non posso perderla Bill… Ti prego, cerca di capirmi… -
- Si Georg, anche io al tuo posto farei così… Comunque si troverà una soluzione per tutto in ogni caso… Adesso dobbiamo solo aspettare che Oriana parli con i suoi genitori… Solo in quel momento decideremo il da farsi… -
- Grazie Bill… Sapevo che mi avresti capito… -
- Georg: qualsiasi decisione prenderai, ricorda che io sarò dalla tua parte, capito? –
- Grazie! – e i due ragazzi si abbracciarono.

Oriana guardava quel paesaggio che le era tanto familiare. Era davvero a casa. Sentiva le persone nell’autobus parlare. Da quanto tempo non sentiva parlare l’italiano! Era stata per più di due settimane con i Tokio Hotel, poi era stata a Monaco… Anche quando era a Milano non faceva molto caso alla gente che parlava, perché stava sempre insieme ai Tokio Hotel, e difficilmente sentiva gente parlare in italiano.
“Eccoci” pensò… “Ribera… Sono arrivata”.
L’autobus si fermò, Oriana scese, prese la valigia e chiamò un taxi. Il taxi si fermò e lei, dopo che l’autista le mise la valigia nel cofano, si sedette nel sedile posteriore.
- Dove la porto signorina? -
- Corso Umberto I, al numero 11 –
- Bene. Ha fatto un buon viaggio? – disse l’autista cominciando a camminare.
- Ottimo… - disse Oriana con tono leggermente sarcastico.
Arrivò sotto casa sua dieci minuti dopo. Pagò, prese la sua valigia, si diresse verso il cancello e prese le chiavi dalla sua borsa. Da quanto tempo non toccava quelle chiavi… Entrò nel giardino e attraversò il vialetto che portava alla porta di casa. La aprì ed entrò. Non disse niente, c’era molto silenzio in casa… Chiuse la porta e il rumore attirò l’attenzione di sua madre. Si affacciò dalle scale e disse:
- Marco, sei tu? -
- No mamma, sono io… - rispose Oriana.
La madre di Oriana nel sentire la voce della figlia, si precipitò giù dalle scale:
- Tesoro mio!!! – E l’abbracciò forte forte.
- Ciao mamma! –
- Tesoro fatti guardare! Mamma mia, ti vedo diversa! E pensare che sono passate solo poco più che due settimane! Ti trovo benissimo! –
- Grazie mamma, ma non sono andata mica in America… -
- Tesoro… Quanto sono stata in pensiero… Nemmeno te lo immagini… Mi sentivo così inutile qui… Volevo fare qualsiasi cosa, venire lì a prenderti… Ma l’importante è che adesso sei qui! –
- Si… Ma dove sono Marco e papà? –
- Tuo fratello è uscito un attimo e tuo padre sarà qui a momenti, è andato da tua nonna. –
- Ah, ho capito! –
- Gli sei mancata tanto sai? –
- Davvero? –
- Si… Era sempre pensieroso, anche lui era preoccupato per te, come tutti noi del resto… Ory, promettimi che non farai più sciocchezze del genere… -
- Mamma… -
- Si? –
- Posso andare di sopra a posare tutto o dobbiamo stare qui ancora? –
- Oh tesoro, vai, vai pure. –
In quel momento la porta si aprì ed entrò Marco.
- Sorellina!!!!!!!! – e corse ad abbracciarla così forte che Oriana perse l’equilibrio: per fortuna che dietro di lei c’era il muro!
- Ciao Marco!!! –
- Allora come stai? –
- Bene, diciamo bene, che fai, mi aiuti a salire la valigia nella mia stanza? –
- Certo! Te la porto io! –
- Guarda che è pesante, ce la fai? Dai, facciamo insieme! –
- Ehm, si hai ragione… Facciamo insieme che è meglio! –
E si diressero verso la stanza di Oriana. Quel corridoio, quelle stanze… La sua stanza… Aprì la porta e si sentì morire: non ricordava più che la sua stanza era tappezzata di poster dei Tokio Hotel. Nel vedere le foto di Georg sentì quella ormai familiare fitta allo stomaco, e si sedette subito su una sedia. Suo fratello la vide e le disse:
- Ory, ti senti male? –
- No, va tutto bene… Ora mi passa… -
- Ma che hai? –
- Nulla, tutto passato. –
- Sicuro? –
- Sisi. –

Oriana mise la valigia sul letto e la aprì. In cima c’era la borsa con i ricordini che i ragazzi le avevano dato per suo fratello, la prese e disse:
- Bene bene… Vediamo cosa c’è qui… Mmmh… Un paio di bacchette per batteria… Di chi saranno mai? E poi… Wow! Due plettri per basso e chitarra! – disse Oriana guardando con un sorriso suo fratello, che la guardava senza capire.
- Ory ma… -
- E qui cosa c’è? Un bracciale! –
- Ory! Ma per caso… -
- Eh, sisi!! –
- Ory!!! Sono gli oggetti dei Tokio Hotel per caso?!? –
- Si!!! E guarda qui cosa c’è… -
Oriana tirò fuori il foglio gigante con gli autografi dei Tokio Hotel e lo porse a suo fratello.
- Con affetto… Dai Tokio Hotel! – Oriana nel vedere quegli oggetti si sentì salire le lacrime agli occhi, ma cercò di resistere. Suo fratello prese in mano quelle cose come se avesse paura che si rompessero, e appena si rese conto di ciò che aveva in mano si mise a gridare.
- Sorellina grazie!!!!!!! Grazie!!!!!!! –
- Devi ringraziare Georg e gli altri, non me… -
- E come faccio? –
- Beh in effetti… -
- Ma tu hai i loro numeri? –
- Ehm… -
- Allora?? –
- Si ma… -
- COSA???? –
- Ecco… Vedi di non dirlo a nessuno… -
- Ma certo che non lo dico a nessuno!! Ma a me li dici? –
- Ecco… Non ti offendere ma è meglio di no… -
- Uffa!! –
- Dai, ti prometto che un giorno te li farò conoscere, molto presto! –
- Wow!!! Davvero faresti questo per me? –
- Ma certo! Adesso però scendiamo, altrimenti mamma sia arrabbia! –
- Va bene! Vado a posare queste cose nella mia stanza e arrivo! Tu comincia a scendere! –
- D’accordo! –
Oriana guardò sorridendo suo fratello che si allontanava con gli oggetti che il giorno prima le avevano dato i ragazzi. In quel momento non le andava di rimettere i vestiti nell’armadio, lo avrebbe fatto dopo pranzo.
Uscì dalla stanza, e mentre stava scendendo le scale per andare in cucina, la porta di casa si aprì…
 
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°+.Very°Sekunden.+°
view post Posted on 16/2/2008, 22:02




nooooooooooooooooooooo continua mamma miaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa oddioooooooooo XDDXD
 
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~• MaReTTa •<3
view post Posted on 16/2/2008, 22:34




scommetto che è il papà xDDDDDDDDDDDDDD
posta oryyyyyyyyyyyyyyyyyyyy pleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeease!
 
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280 replies since 27/1/2008, 18:42   2509 views
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