| Ok ok posto!!! Vanna però così *me arrossisce* ihih!! Eccovi il capitolo 31!! Vi liebo!!
CAPITOLO 31 Giacomo, il padre di Oriana, entrò in casa. La ragazza nel vederlo restò immobile e lui, quando si girò, la vide sulle scale. Gli occhi gli si inumidirono e Oriana gli saltò letteralmente in braccio. - Papino!!! - - Piccola mia!! – disse suo padre abbracciandola. Si era commosso molto nel vederla… - Allora come stai? – - Bene papi, bene! – - Quanto mi sei mancata gioia mia!! – - Anche tu papi, tanto!! – - Come è andato il viaggio? Tutto bene? – - Si, tutto bene, tranne per il tratto in autobus… Il tragitto sembrava lunghissimo! – - Tesoro, come mai non ci hai avvertiti dell’orario del tuo arrivo? Potevo venire a Palermo a prenderti… - - Si lo so, ma ho preferito così… - - L’importante è che adesso sei qui! – - Certo! – Padre e figlia si incamminarono verso il salone e si sedettero sul divano. - Allora… Come stai? - - Ma insomma… - - Tesoro è per Georg, vero? – - Si papà… Io… Non posso vivere senza di lui… - - E lui? – - Oggi non ci siamo ancora sentiti… Ci sentiremo più tardi… - - Sai che ho visto il concerto di Monaco alla televisione? – - Si… Me lo ha detto la mamma… - - Tesoro, mi sono accorto che è davvero innamorato di te… Con quanta dolcezza guardava verso di te mentre suonava la canzone… E poi quando te l’ha dedicata… - Oriana ripensò a quel giorno a Monaco, a quanto l’aveva emozionata sentire Georg dedicarle la loro canzone davanti a tutti, e qualche lacrima riuscì a scappare contro la sua volontà. - Gioia mia scusa, non volevo farti piangere! – - Non è nulla, è che ho ripensato a Georg… Papi mi manca da morire!! – e dicendo questo si strinse tra le sue braccia piangendo. Suo padre per tranquillizzarla cominciò ad accarezzarle i capelli, e la madre di Oriana, sentendola piangere, andò nel salone ma quando Giacomo la vide arrivare, le fece segno di fare silenzio, allora la donna tornò in cucina. Oriana piangeva ancora, ma quelle carezze la stavano calmando. Quanto le erano mancate le carezze di suo padre… Si ricordò di quando Bill la consolava tenendola stretta tra le sue braccia… Altre lacrime… - Su gioia, non fare così… - Suo padre continuò ad accarezzarla e lei si calmò. - Va meglio? - - Si papi… Sai, non immagini quante volte ho sentito il bisogno delle tue carezze… - - Davvero? Ma sei stata male a Milano? – - Beh si… Perché pensavo a quando avrei lasciato Georg… - - Ah… Ma sicuramente lui ti sarà stato vicino… - - Si… E non solo lui… - - E chi altri? – - Bill… Mi è stato molto molto vicino… - - Bill… Tesoro non immagini quanto mi sembra strano… Ricordi come facevi fino a qualche mese fa per i Tokio Hotel? Appena li sentivi solo nominare cominciavi a saltare per tutta la casa… Dicevi sempre quanto ti sarebbe piaciuto vederli… Conoscerli… E adesso mi parli di Bill Kaulizzio come se fosse una persona qualunque… E di Georg… - - Kaulitz papà, Kaulitz! – disse Oriana ridendo! - Eheh, lo sai che mi diverte chiamarlo così!! – - Si e mi fai sempre ridere! – Marco in quel momento andò in salone e si sedette vicino a sua sorella. - Papi! Non crederai mai a quello che sto per dirti! - - Dimmi! – - Lo sai cosa hanno fatto i Tokio Hotel? – - Cosa? – - Gustav le ha dato le bacchette della sua batteria, Georg e Tom i plettri dei loro strumenti e Bill un suo bracciale, e le hanno detto di darli a me! E poi mi hanno fatto gli autografi su un foglio gigante che sembra un poster!! – - Wow!! Ma hai ringraziato? – - Beh papà lo farò io per lui… - rispose Oriana. - Già! Io li volevo chiamare ma lei non mi vuole dare i loro numeri di telefono! – disse suo fratello. - Papi capiscimi… Non posso… - disse la ragazza. - Ci mancherebbe Ory, hai ragione… Vabè Marco, ci parlerà lei per te! – - Si ma non è giusto! – disse il bambino. - Marco, ti ho detto che presto te li farò conoscere! Non ti basta? – - Mmmh, va bene… - - Dai, andiamo dalla mamma! – disse Giacomo, e i tre andarono in cucina. Rita appena li vide arrivare si accorse che Oriana stava bene e guardò suo marito che la rassicurò con lo sguardo. Guardò i suoi figli. E soprattutto lei, Oriana. Stava giocando sul divano della cucina con suo fratello, al piccolo piaceva molto quando la sorella cercava di fargli il solletico. D’altra parte, i bambini di quattro anni si divertono sempre così! Quanto le era mancato sentirli ridere e gridare… Non riusciva a distogliere lo sguardo da sua figlia: era una cosa stranissima, ma in poco più di due settimane era cambiata tantissimo. La vedeva diversa… Aveva una strana luce negli occhi… E poi… Anche il suo modo di fare era diverso… Il modo con cui giocava con Marco… Da quando era arrivata era passata si e no un’ora, ma nonostante tutto se ne era accorta subito… Sicuramente era successo qualcosa… Lo avrebbe scoperto… Si sedettero e iniziarono a mangiare continuando a parlare tranquillamente. Appena finirono, Oriana restò ancora un po’ a tavola a chiacchierare con i suoi genitori, mentre suo fratello era andato nella sua stanza a giocare con il computer. - Allora tesoro, che mi racconti? Non ci hai detto niente… Che hai fatto in questi giorni che sei stata via? – chiese curiosa Rita. - Beh… Sono sempre stata con i ragazzi, con i Tokio Hotel intendo, eravamo sempre insieme! Uscivamo, andavamo in giro, scherzavamo, parlavamo… Qualche volta sono pure andata a vederli provare per il concerto allo studio di registrazione di Monaco, e insomma… Non smetterei mai di parlare! – - Ma scusa, non sei stata a Monaco solo tre giorni, per il concerto? – le chiese la madre. - Ehm no… - - Come no?? – - I ragazzi facevano avanti e indietro da Milano a Monaco per provare e per evitare di farmi stare troppo tempo fuori dall’Italia… E viaggiavamo… - - Ma tu eri sempre con loro? – - Si, non mi lasciavano mai… Per loro era sottointeso che tutte le volte che dovevano fare qualcosa dovessi esserci pure io… Se c’erano biglietti da prenotare ne prenotavano sempre cinque… Se invece ero io a non voler andare allora era un altro discorso. – - Ma guarda un po’ questi ragazzi… Rita ma ti rendi conto? – disse Giacomo alla moglie. - Mio Dio… Dovevano volerti davvero bene… - - E lo state capendo adesso? Mi mancano tantissimo, soprattutto Georg… - - Dai tesoro… Vi vedrete in qualche modo… - disse Rita. - Certo, e so anche come. – - E… E come? – chiese la donna. Oriana non se la sentiva di dire adesso quello che voleva fare, non se la sentiva ancora… - Mamma, ve ne parlerò presto… - - Va bene… - “Wir müssen nur noch 1000 Meere weit, durch 1000 dunkle Jahre ohne Zeit… 1000 Sterne zieh’n vorbei…“ Oriana sentì la voce di Bill avvicinarsi sempre più. Quella canzone… Era la suoneria del suo cellulare! Aveva impostato quella canzone per quando la chiamava Georg, quindi era lui!! Si alzò e vide che suo fratello le stava portando il cellulare. Fortunatamente non capì chi era, altrimenti avrebbe risposto lui… - Tieni Ory, ti suona il telefono! – le disse suo fratello. - Grazie fratellino! – e suo fratello tornò correndo al piano di sopra. - Tesoro chi è? – chiese Rita vedendo che Oriana era al settimo cielo. - È Georg!! Scusatemi un attimo… - disse questo e si alzò rispondendo. - Amore mio!! Come stai? – disse Oriana parlando in tedesco. - Liebe… Mi manchi tanto! – rispose il bassista. - Anche tu tesoro… Dove sei? – - Sul tour bus, stiamo andando a Lipsia… - - Ho capito… E tu e i gemelli che ci andate a fare a Lipsia? – - Niente, prima passiamo da Lipsia, lasciamo Gustav a casa, poi a Magdeburg scendono i gemelli e infine io ad Halle. – - Oh amore, e starai da Magdeburg ad Halle da solo? – - Si, non è tanto distante, due ore di strada… - - Meno male… - Rita e Giacomo guardavano sbalorditi la loro figlia: ma quando aveva imparato il tedesco in quel modo?? Effettivamente era da un paio di mesi che lei diceva che stava imparando il tedesco per i fatti suoi, ma non pensavano che sapeva parlarlo fino a questo punto! - Ma guarda un po’… Giacomo ma… Ti rendi conto??? Questa è nostra figlia??? - L’uomo guardò sua figlia pieno di orgoglio; effettivamente non la riconosceva più! - Si Rita, è nostra figlia… -
- Tu? Come è andato il viaggio? – chiese Georg a Oriana. - Bene, tutto bene… - - Ma hai parlato ai tuoi della tua decisione? – - No amore… Non me la sento… Ma lo farò al più presto, anche perché non credo di resistere molto… - - D’accordo… - Marco in quel momento era al piano di sopra e stava cantando a squarciagola “Wo sind eure hände” tanto che Georg riuscì a sentirlo. - Amore ma chi è che canta? - - Mio fratello… A proposito, vi ringrazia tantissimo per le cose che gli avete dato… - - Figurati! – Marco stava cominciando a cantare più forte e i genitori di Oriana si misero a ridere. - Georg aspetta che mi sposto, altrimenti con mio fratello che grida non sento niente… Ma da quando in qua mi canta in tedesco… Mah… - - Deve essere un bel tipo tuo fratello! Quanti anni ha? – - Ne ha appena fatti quattro… - - Che bello, anche io avrei voluto un fratellino… - - Ma è una peste il mio! – - Non ci credo… Ma per caso è li vicino a te? – - No, perché? – - Me lo passi due minuti? – - Davvero?? Lo sai che anche lui voleva parlarti? – - Amore e perché non me l’hai detto? Dai chiamalo! – - D’accordo! – Oriana abbassò il telefono e chiamò a gran voce suo fratello: - Marco! - Suo fratello scese subito e disse: - Che c’è Ory? - - C’è qualcuno che vuole parlare con te… - - Chi è? – - Georg… - - COSA???? – - Si… Ci vuoi parlare? – - Ory ma… Io non so nemmeno una parola di tedesco… Come faccio? – - Metto il vivavoce e ti dico cosa ti dice e come devi rispondergli… Che ne dici? – - Si dai!! Che bello!!! – - Georg, ascolta ti metto in vivavoce così dico a mio fratello cosa deve dirti, perché non sa il tedesco… - - Va bene! – Marco avvicinò a sé il cellulare della sorella e timidamente disse: - Hallo… - - Hallo!! Bist du Marco? – - Ory che ha detto?? – disse Marco alla sorella. - Ti ha detto se sei tu Marco. Digli “Ja, Ich bin Marco!“ – - Ja, ich bin Marco! – disse il bambino. - Ich bin Georg! Wie gehts dir? – - Ory aiuto!! Che dice?? – - Ha detto “Io sono Georg! Come stai?” Tu adesso dì “Gute danke, und dir?” Mentre Marco parlava al telefono con Georg, Rita e Giacomo non credevano alle proprie orecchie: eh si, quello era proprio Georg… Marco salutò Georg ed era felicissimo di aver parlato con lui! I suoi genitori lo guardavano sorridendo, e Oriana si allontanò con il telefono in mano. - Amore è troppo dolce tuo fratello! - - Grazie! – - Poi si sforzava di parlare bene… Che amore! – - Eheh, ha preso tutto da me! – - Lo immaginavo! Adesso che farai? – - Vado a svuotare la valigia e poi credo che andrò a fare un giro, magari andrò a trovare i miei amici, non lo so… - - Ho capito… Allora ti richiamo stasera… - - Va bene amore… I ragazzi che fanno? – - Dormono tutti, erano molto stanchi… - - Capito… Salutameli tanto, d’accordo? – - Certo amore, allora a stasera! E ricorda sempre che ti amo, capito? – - Ti amo anche io amore… A dopo… -
Oriana chiuse e tornò dai suoi genitori. - Scusate per l’interruzione… - - Non preoccuparti! Tutto bene? – le disse suo padre. - Si, tutto bene. – - Ory ma quando hai imparato il tedesco così bene? Sembravi tedesca a tutti gli effetti!! – disse Rita. - Beh… Adesso non esagerate dai… Ve l’ho detto che l’ho studiato un po’ così… Per scherzare… Invece l’ho imparato bene e poi con i Tokio Hotel parlavo sempre in tedesco… E poi a Monaco… Parlavo in tedesco… Insomma ho avuto un bel po’ di tempo per approfondire le mie conoscenze sul tedesco! – - Tesoro… Quanto siamo fieri di te! – le disse suo padre. - Papà… Ma solo perché ho imparato il tedesco?!? – - Anche… Insomma tesoro ti vogliamo bene!! – e padre, madre e figlia si strinsero in un forte abbraccio, di quelli che alla ragazza erano mancati per più di due settimane.
|